Libia, Draghi a Tripoli: prima visita all’estero del presidente del Consiglio

MARIO DRAGHI

Con il premier il ministro degli Esteri, Di Maio

La prima visita ufficiale di Mario Draghi è in Libia. Non è una scelta casuale, ma strategica, quella del presidente del Consiglio italiano, in una terra di confine con l’Italia e strategicamente fondamentale per gli equilibri geopolitici. Non solo per il tema dei migranti, che pure resta tra i dossier più caldi, soprattutto in vista della prossima estate, ma soprattutto nella partita con i partner Ue e nel quadrante orientale del Vecchio continente.
Soprattutto ora che in carica c’è un nuovo governo di unità nazionale, che riceve il plauso anche del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: “Si è creata un’opportunità per ricostruire la Libia, ma c’è una precondizione: tutti i combattenti e le truppe straniere devono lasciare il Paese”.
Michel, che parla di “momento storico”, esorta a cogliere questa “opportunità unica per costruire un Paese unito, stabile, prospero e sovrano”.
Ad accompagnare il premier sarà il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che nelle ultime due settimane ha stretto saldamente i bulloni dei rapporti diplomatici con due visite a Tripoli: la prima il 21 marzo, per incontrare – primo tra i ministri dei Paesi europei – il nuovo premier, Abdul Hamid Dabaiba; la seconda il 25 marzo, con i responsabili delle diplomazie di Francia e Germania, Jean-Yves Le Drian e Josef Maas, nell’ambito di una missione Ue.
In mattinata, Draghi sarà ricevuto al Palazzo del governo per un bilaterale con il primo ministro Dabaiba.
Molti gli argomenti che i leader dei due Paesi avranno da discutere, non solo sul piano politico ma anche in quello economico, visto il forte e storico legame anche delle imprese italiane con la Libia.
In questo senso sarà molto importante riaprire il dialogo per quella che è stata ribattezzata la ‘Autostrada della pace’. Al termine dell’incontro, poi, il presidente del Consiglio terrà un punto stampa congiunto con Dabaiba. La giornata di Draghi a Tripoli proseguirà al Palazzo storico, per un vertice con il presidente del Consiglio Presidenziale, Mohamed Younis Ahmed al-Menfi.
A testimoniare il momento particolarmente florido nei rapporti con la Libia, c’è anche la visita di una delegazione di Enav, guidata dall’amministratore delegato Paolo Simioni, che ha incontrato a Tripoli il ministro dei Trasporti, Muhammad Salem Al-Shahoubi, e il presidente della Libyan Civil Aviation Authority, Mustafa Benammar, per pianificare gli interventi necessari al rilancio dell’aviazione civile del Paese nordafricano e favorire il ripristino dei collegamenti diretti con l’Italia e l’Europa.
Enav, infatti, sosterrà nei prossimi mesi l’aviazione libica sostituendo gli equipaggiamenti danneggiati della nuova torre di controllo dell’aeroporto internazionale Mitiga, realizzata proprio dall’ente due anni fa e fornendo, tra le altre, tecnologia all’avanguardia per le torri di controllo degli aeroporti Tripoli e Misurata e per il Centro di controllo d’area della capitale.
Tutti segnali che tra Italia e Libia si sta rinsaldando uno storico rapporto, che pone il nostro Paese in una posizione importante anche nello scacchiere continentale.
fonte: RaiNews

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