Lo stadio “Puttilli” di Barletta: una fiction senza fine

“Aprire lo stadio lo scorso anno è stato un miracolo” ha detto il primo cittadino di Barletta Cosimo Cannito, a seguito dell’incontro tenutosi presso il Palazzo di Città, in merito a degli aggiornamenti sull’evolversi della situazione riguardante l’agibilità dello stadio “C.Puttilli”.

La vera domanda è come può essere definito un miracolo l’apertura di un bene pubblico, un bene della città e degli sportivi, che dovrebbe essere più che completo dopo un iter che ormai va avanti dal lontano 2015. “Possiamo farlo anche domani”, rispondeva pochi mesi fa, il sindaco Cosimo Cannito quando è stato interpellato sull’installazione dell’ormai celeberrimo impianto antifumo degli spogliatoi, necessario per ottenere l’agibilità. Il domani però è diventato ormai una questione lontana, una data che non è ancora arrivata e che segna solo una sconfitta dello sport a Barletta. Il famoso impianto antifumo, quello che era tanto acclamato come pezzo mancante per la fine di una lunga telenovela, non servirà per ottenere l’agibilità completa della “gradinata”, ma della Curva Sud, dato che il settore distinti non è stato inserito nel piano di sicurezza che ha ricevuto l’ok dai vigili del fuoco nel settembre scorso. “Stiamo lavorando – ha affermato il sindaco – e già oggi pomeriggio incontreremo i vigili del fuoco per analizzare le problematiche relative al numero degli spettatori e alle prescrizioni necessarie per aumentare la capienza”. 35mila euro, il costo utile per un intervento necessario, “Installandolo otterremo dai vigili del fuoco l’autorizzazione ad aumentare la capienza, successivamente capiremo la distribuzione di essi, pensiamo di estrapolare dalla Curva Sud posti da destinare alla gradinata”.

La stagione sportiva è oramai alle porte, i tempi e lo sport non sono mai stati il forte di una Città che a quando pare non dedica agli sportivi la giusta importanza, parlando sempre del Puttilli, si potrebbe dire molto di una pista d’atletica, in condizioni disastrose e che avrebbe potuto ospitare eventi di grande calibro (che invece avvengono nella vicina Molfetta, con il suo ottimo impianto sportivo dalla capienza alquanto ridotta), della pulizia non adeguata dell’impianto e tanto altro.

“Senza sport muore il futuro”, si urlava in una manifestazione anni addietro, non è che lo sport a Barletta è veramente morto o serve semplicemente svegliarlo da un letargo che è durato fin troppo?

Savio Rociola

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