Lodi, operaio morto di caldo mentre lavorava alla segnaletica stradale: aveva 44 anni

Fratoianni: «Non si può morire così»

Autore: Francesca Del Vecchio

MILANO. È morto per un malore causato dal caldo un operaio 44enne che stava lavorando sulla strada Vecchia Cremonese, a Lodi. L’uomo si è sentito male poco prima di mezzogiorno. È stato soccorso dal 118 con automedica e ambulanza, ma la corsa all’ospedale di Lodi non è servita: l’operaio è morto.

L’uomo, insieme ad altri colleghi, stava tracciando la segnaletica stradale. Il primo a soccorrere, infatti, è stato proprio un operaio che lavorava con lui.

«Non si può morire sul lavoro, non si può morire per il troppo caldo. In questi giorni siamo di fronte ad un’ondata di caldo anomalo e a livelli insopportabili. Forse è il caso che nelle ore più torride vengano presi tutti gli accorgimenti utili ad evitare tragedie come quella accaduta oggi a Lodi», ha dichiarato il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.

«Anche oggi ci troviamo a commentare l’ennesimo morto sul lavoro – commenta il segretario generale FenealUil Milano-Cremona-Lodi-Pavia Salvatore Cutaia – Il clima è una causa di incidente e anche di morte. Questa è una situazione che potrebbe ripetersi viste le temperature». Il segretario ha poi aggiunto: «C’è la cassa integrazione, la sospensione del lavoro e le accortezze che si possono mettere in cantiere. Però purtroppo queste azioni non sono state messe in campo e ci troviamo ancora una volta a dover piangere un lavoratore di 44 anni che ha solo fatto il suo lavoro. Dobbiamo interrogarci seriamente e sanzionare pesantemente le responsabilità di una morte evitabile», ha concluso Cutaia.

 

Fonte: La Stampa.it

 

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