Mar Rosso, Italia con Francia e Germania per “missione difensiva ma armata”

Il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani: “Dobbiamo proteggere il nostro export, la Marina Militare è pronta a partecipare. Informeremo il Parlamento”

La Marina Militare italiana “è pronta a partecipare” a una missione Ue per proteggere la navigazione nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, fino allo Stretto di Hormuz. “Stiamo proponendo insieme a Francia e Germania – afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles – una missione militare, che possa garantire con forza e determinazione la sicurezza del traffico marittimo”.

“L’export rappresenta il 40% circa del nostro Prodotto interno lordo – ricorda il ministro – non possiamo permettere che, a causa delle aggressioni dei ribelli Houthi, sia minacciata una parte importante della nostra economia. La nostra Marina Militare sta già agendo per difendere i nostri mercantili, ma serve una nuova missione europea. Io mi auguro che si possa già approvare definitivamente nel prossimo Consiglio Affari Esteri, dopo un sostanziale via libera nella riunione di oggi, per dare poi il tempo ai tecnici della Difesa di individuare i confini, anche militari, dell’operazione”.

Le regole d’ingaggio

Per quanto riguarda “le regole di ingaggio – prosegue Tajani – pensiamo che questa operazione possa comprendere anche la missione di oggi nello Stretto di Hormuz, però con regole di ingaggio diverse, più forti da un punto di vista militare, per tutelare il traffico marittimo. Nella nostra proposta rimarrebbe anche la missione Atlanta, che la Spagna non vuole che abbia altri compiti. Da Ormuz al Mar Rosso ci sarebbe una tutela dei mercantili, con un sistema di difesa che a mio giudizio deve essere forte, in grado di abbattere droni e missili”, spiega Tajani.

La missione Ue in preparazione comunque “non credo che preveda attacchi in territorio yemenita – afferma il ministro degli Esteri- perché non è mai successo. Però ci sarà una protezione militare molto forte, determinata e, mi auguro, con tutti gli strumenti necessari per abbattere missili e droni”.

Il governo informerà “sicuramente il Parlamento”, assicura Tajani. “Per come sono le cose – continua – non è obbligatorio, ma naturalmente noi informeremo il Parlamento. Ho già informato in più di un’occasione, durante i dibattiti, di quelle che sono le nostre intenzioni. Già dalla prossima mia presenza in Parlamento dirò quello che stiamo facendo, perché è giusto che sia informato il Parlamento“.

“Ma la missione militare – ricorda – è già stata autorizzata: si tratta di un allargamento di quella che è attiva nello Stretto di Hormuz. L’Italia partecipa: non con una nave, ma con militari che sono operativi nella sede del Comando”, conclude.

 

fonte: Roma

 

 

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