Morto Raoul Casadei, addio al re del liscio

Il re del liscio era ricoverato dal 2 marzo scorso al Bufalini di Cesena

E’ morto per Covid a 83 anni Raoul Casadei. Il re del liscio era ricoverato dallo scorso 2 marzo all’ospedale Bufalini di Cesena dopo aver contratto il coronavirus.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commentando la scomparsa di Casadei ha detto: «E’ veramente con grande tristezza che apprendo della scomparsa di Raoul Casadei. Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalità ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra».

«Voglio esprimere il più sincero cordoglio ai suoi familiari – ha aggiunto -, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il Re del liscio».

Scrive di lui su Twitter, Enrico Letta: «Che tristezza. Il Covid, maledetto, si è portato via un grande romagnolo e un grande italiano. Raoul Casadei, un amico. Eravamo insieme e spensierati la scorsa estate a Cesenatico. Quando sembrava che il peggio fosse alle spalle. Addio Raoul»

Casadei era nato a Gatteo (Forlì-Cesena) il 15 agosto 1937. Diplomato alle magistrali è stato per diciassette anni maestro elementare. Si è appassionato alla musica a sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore d’orchestra gli regalò una chitarra.

Lunga la lista dei successi: Ciao mare, Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande.

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