Arte, memoria e impegno civile: il 5 ottobre all’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli
di Redazione
(EN24) – Napoli si prepara a vivere un pomeriggio di grande cultura con la quinta edizione del Premio Caravaggio, in programma domenica 5 ottobre 2025 alle ore 16 presso l’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Social Future Project Italia guidata da Pasqualino Buonfiglio, negli anni è diventata un punto fermo della scena culturale partenopea: un riconoscimento che unisce la memoria di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, con l’attualità di figure che, nei rispettivi campi, si distinguono per impegno civile, sociale e professionale.
Un parterre di istituzioni e sostenitori
Il Premio può contare su un parterre istituzionale di primo piano: Commissione del Parlamento Europeo, Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Napoli e Commissario straordinario per la Bonifica e la Rigenerazione urbana di Bagnoli-Coroglio hanno infatti concesso il loro patrocinio. Accanto a queste realtà pubbliche si confermano i sostenitori ormai storici: la Fondazione Italy, l’Ateneo delle Professioni AUGE, l’Associazione Futurlab Costruiamo il Futuro, l’Associazione Spoleto nel Cuore e l’Associazione Rinascita Ischia Porto.
Un ruolo particolare è quello di AUGE Università e AUGE Accademia Universitaria, che negli anni hanno consolidato il loro impegno a favore della formazione e della diffusione del sapere. La loro presenza ribadisce una missione chiara: sostenere eventi che rafforzino l’identità culturale del Paese e che promuovano la conoscenza come leva di crescita collettiva.
A sostenere la manifestazione anche i media partner: Italian’s News, Il Giornale del Lazio, Il Golfo 24.it, La Voce dello Spettacolo e Artes TV Giornali, che ne amplificheranno la diffusione.
Caravaggio e Napoli, un legame che vive nel tempo
Elemento centrale della manifestazione è la riflessione sul rapporto tra Caravaggio e Napoli, città che ha segnato in modo indelebile la sua produzione artistica. Qui il pittore lombardo affinò il suo linguaggio drammatico e luminoso, lasciando opere che ancora oggi attirano studiosi e visitatori da ogni parte del mondo.
A guidare il pubblico in questo percorso saranno interventi di studiosi e critici di spessore: il professor Enzo Ruju, il professor Vivian Belmonte, la dottoressa Chiara Orizio e il dottor Jamshid Ashough, chiamati a restituire prospettive storiche, culturali e artistiche legate alla presenza caravaggesca in città.
I riconoscimenti e le sezioni del Premio
Se il passato illumina l’evento, il presente ne è l’anima pulsante. Ogni anno, infatti, il Premio Caravaggio rende omaggio a cinque figure che si distinguono in altrettante categorie:
– Diritti Umani e Diplomazia
– Associazionismo, Giornalismo, Fotografia e Comunicazione
– Arte, Musica e Cultura
– Ambiente, Turismo e Impresa
– Istruzione, Ricerca ed Eccellenze
Accanto a queste sezioni, trovano spazio riconoscimenti speciali: Premio alla Carriera, Attestato al Merito, titolo di Testimonial del Premio e candidature per l’edizione successiva.
Cultura, turismo e suggestioni contemporanee
Il Premio Caravaggio non è solo una cerimonia: è un’occasione per vivere un’esperienza immersiva nella città. Già nelle scorse edizioni, infatti, l’evento ha favorito un turismo culturale di qualità: molti visitatori italiani e stranieri hanno approfittato della manifestazione per scoprire i musei che custodiscono le tele del maestro e, al contempo, lasciarsi affascinare da Napoli, con il suo patrimonio paesaggistico, i suoi sapori e la sua vitalità.
Il programma 2025 prevede anche momenti performativi e artistici – tra body art e musica – concepiti per dialogare con lo spirito del Premio e arricchire la cerimonia di suggestioni contemporanee.
Buonfiglio: «Un premio che cresce con la città»

Pasqualino Buonfiglio, presidente di Social Future Project Italia
A condurre l’evento sarà lo stesso Pasqualino Buonfiglio, presidente di Social Future Project Italia, che da cinque anni porta avanti questa iniziativa con visione e determinazione. «Il Premio Caravaggio – sottolinea – non è soltanto un riconoscimento simbolico, ma un modo per valorizzare chi, nel proprio lavoro quotidiano, contribuisce a costruire futuro. È un evento che cresce insieme alla città di Napoli e che guarda all’arte come strumento di coesione sociale».
Un appuntamento da non perdere
Con la sua quinta edizione, il Premio Caravaggio si conferma dunque come un crocevia di arte, cultura e impegno civile, capace di tenere insieme l’eredità di un maestro del Seicento e l’opera silenziosa di chi oggi continua a scrivere, con gesti concreti, nuove pagine di umanità. Napoli, ancora una volta, diventa il palcoscenico ideale di un dialogo tra passato e presente, in cui la grandezza di Caravaggio si riflette nell’attualità di chi lavora ogni giorno per un mondo migliore.
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