Nicaragua, liberati i vescovi Álvarez e Mora e altri preti. Ora accolti dalla Santa Sede

Il vescovo di Matagalpa, Rolando Álvarez

Il vescovo di Matagalpa, detenuto dal 2022, insieme al pastore di Siuna, due seminaristi e altri 15 sacerdoti sono stati scarcerati. La conferma del governo nicaraguense

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Il vescovo Rolando Álvarez, detenuto da oltre un anno, il vescovo Isidoro del Carmen Mora Ortega, due seminaristi, quindici sacerdoti. In totale sono 19 i rappresentanti della Chiesa cattolica liberati dal governo del Nicaragua. La notizia, diffusa dai media locali, è stata confermata dal governo di Managua. Ad eccezione di uno rimasto in Venezuela, tutti sono arrivati nelle scorse ore a Roma e sono ospiti della Santa Sede.

Monsignor Álvarez, vescovo di Matagalpa e amministratore apostolico della diocesi di Estelí, condannato a 26 anni di carcere, era in prigione dal febbraio dell’anno scorso dopo essere stato agli arresti domiciliari dall’agosto 2022. Mentre monsignor Mora è stato arrestato lo scorso dicembre.

Il Papa nell’Angelus dell’inizio dell’anno, ricordando la situazione di vescovi e sacerdoti “privati della libertà” nel Paese centramericano, ha assicurato la sua “vicinanza nella preghiera”, invitando il popolo di Dio a pregare per il Nicaragua, per il quale ha espresso l’auspicio “che si cerchi sempre il cammino del dialogo per superare le difficoltà”.  

Già lo scorso anno, ad ottobre, erano stati scarcerati 12 sacerdoti nicaraguensi. La Santa Sede aveva accettato la richiesta di riceverli. Accolti a Roma, i preti sono stati alloggiati presso alcune strutture della Diocesi.

 

fonte: Vatican News

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