On. Dario Iaia risponde alle critiche sulla decisione del Governo Meloni di impugnare la legge della Regione Puglia

di Redazione

Roma (EN24) – “Ancora una volta al merito delle questioni il centro sinistra risponde con la demagogia ed il populismo”, interviene così l’onorevole Dario Iaia, deputato di Fratelli d’Italia, replicando alle polemiche sollevate in merito alla decisione del Governo Meloni di impugnare la legge della Regione Puglia. La legge in questione prevede la creazione di una società veicolo composta dai Comuni pugliesi per acquisire una quota minoritaria delle azioni di Acquedotto Pugliese S.p.A.

“L’impugnazione della legge da parte del Consiglio dei Ministri, e non di un singolo Ministro”, continua l’on. Dario Iaia, “è la diretta conseguenza di un parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Se gli improvvisati commentatori del PD avessero letto questo parere, avrebbero evitato le magre figure che stanno facendo sia dal punto di vista politico che giuridico. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, non il Ministro Fitto, ha riscontrato una serie di gravi violazioni normative che il Governo non poteva ignorare”.

Iaia ha poi ricordato che, se oggi Acquedotto Pugliese è in mano pubblica e la Regione Puglia è il suo maggiore azionista, è grazie all’allora Presidente della Regione, Raffaele Fitto, che si oppose alla vendita di AQP ad Enel proposta dal Governo di centro sinistra guidato da Massimo D’Alema. “Come al solito, il PD ha la memoria corta”, ha aggiunto Iaia.

Rivolgendosi a coloro che criticano il Ministro Fitto e ignorano la giurisprudenza, Iaia ha rammentato la sentenza della Corte Costituzionale n. 62 del 2012. Questa sentenza aveva già cassato una legge analoga promossa dall’allora governatore della Puglia, Nichi Vendola. “Invito questi giuristi a leggerla”, ha sottolineato Iaia.

Concludendo la sua dichiarazione, l’on. Dario Iaia ha affermato: “Nulla di nuovo sotto il sole. Il Governo si muove nella direzione della tutela dei cittadini, mentre dall’altra parte c’è un sistema di potere che si mette di traverso per difendere i baracconi che tanto piacciono ad Emiliano”.