Pechino vuole scalzare gli Usa nella leadership tecnologica

È il principale obiettivo del 14° piano economico quinquennale. I cinesi puntano a dominare settori come robotica, macchine intelligenti, vaccini innovativi e sistemi di trasporto. Impauriti dal boicottaggio Usa di Huawei. Washington pronta a rispondere con un investimento di 30 miliardi di dollari.

Pechino (AsiaNews) – La Cina vuole costruire una moderna industria basata su tecnologie all’avanguardia, di cui vuole diventare il Paese leader. È il principale obiettivo del 14° piano economico quinquennale, che l’Assemblea nazionale del popolo (Anp) è chiamata ad approvare nei prossimi giorni: una sfida al lungo dominio tecnologico degli Stati Uniti.

Con il discorso del premier li Keqiang, l’Anp ha inaugurato ieri la propria sessione annuale. Insieme alla Conferenza politica consultiva del popolo cinese, che ha aperto i lavori il 4 marzo, essa dà il via libera a decisioni già assunte dal presidente Xi Jinping e dal Partito comunista cinese.

Il piano quinquennale 2021-2025 si concentra sullo sviluppo di otto settori ritenuti strategici nella competizione commerciale e tecnologica con gli Usa. Robotica e macchine a guida autonoma sono tra i comparti più promettenti per Pechino. Il controllo delle “terre rare”, usate soprattutto per i micro-chip, le tecnologie “green” e in ambito militare, è vista dai cinesi come una priorità. La Cina è il primo produttore mondiale di questi minerali, che vende anche agli Stati Uniti.

La fabbricazione di motori aerei si rende invece necessaria per limitare la dipendenza dall’estero. Oltre che nell’aviazione, i cinesi puntano a rafforzare la propria autonomia nella produzione di macchinari agricoli, navi e treni ad alta velocità. Il gigante asiatico vuole anche valorizzare le applicazioni industriali di Beidou, il proprio sistema di navigazione satellitare. La pandemia da Covid-19 ha mostrato poi la necessità di avere un moderno sistema sanitario: la leadership cinese investirà nella produzione di vaccini, farmaci innovativi e moderne attrezzature mediche.

Con la trasformazione hi-tech della propria industria manifatturiera, la Cina vuole raggiungere una sorta di “autosufficienza” rispetto agli Stati Uniti, che ad esempio primeggiano nella creazione dei software. Agli occhi di Pechino, il boicottaggio Usa di colossi tecnologici cinesi come Huawei e Semiconductor Manufacturing International Corp conferma la necessità di rendersi indipendente nello sviluppo delle nuove tecnologie.

Secondo resoconti di stampa, Washington si sta già preparando a rispondere. Entro aprile il Congresso Usa dovrebbe stanziare 30 miliardi di dollari per migliorare la competitività del Paese nei confronti della Cina. La misura è inclusa in un pacchetto di interventi per rilanciare il settore tecnologico nazionale.

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