Processione eucaristico-penitenziale dell’ora nona

Anche per quest’anno, la città di Barletta e la sua amministrazione rinnoveranno, mantenendo viva una tradizione che va avanti dal 1504, il “Voto” dovuto alla storica liberazione della città dalla peste.

A partire dalle ore 13.30, subito dopo l’intonazione del “Pange Lingua” nella melodia del Capitolo Cattedrale cantato a cappella dai sacerdoti riuniti intorno al ciborio, dove l’Arciprete ripone la teca con il Santissimo Sacramento nell’urna d’argento, la processione eucaristico-penitenziale del “ora Nona” esce dalla Basilica Concattedrale di Santa Maria Maggiore, per poi snodarsi per le vie della città, per giungere in Piazza Plebiscito.

In questo momento l’urna verrà aperta e sarà cantato dalla corale il Popule Meus che come uno straziante lamento ripete in latino le parole del profeta Michea: “Popolo mio che male ti ho fatto, rispondimi!”

Subito dopo la lettura del Vangelo dell’ultima cena e la riflessione dell’Arcivescovo segue il canto, sempre in latino del “Christus” del compositore Barlettano Giuseppe Curci che ripete: “Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce.”

La processione riprende poi il suo cammino verso la Concattedrale con il Primicerio del Capitolo Concattedrale che intona le Litanie della Passione melodia anch’essa appartenente allo storico Capitolo.

A conclusione della Processione, in Concattedrale tutti i presbiteri cantano il Tantum Ergo, sempre nella tonalità quaresimale, dopodiché la teca con il Santissimo Sacramento viene riposta nuovamente nell’urna dove era stata posta nel giovedì Santo a conclusione della Messa in Coena Domini.

La processione si scioglie definitivamente nel silenzio dopo aver cantato lo Stabat Mater, canto antichissimo dedicato alla Vergine Addolorata la quale era, anche lei,  sotto la Croce al momento della morte di Cristo.

Il momento finale verrà teletrasmesso dalla nostra emittente televisiva Easy News 24

Savio Rociola

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