Professionisti e imprese con rifiuti pericolosi obbligati al Registro elettronico Rentri: scadenze e modalità

Dal 15 dicembre al 13 febbraio iscrizione aperta anche per le imprese fino a 10 addetti. Nuove regole per monitoraggio e gestione dei rifiuti, con sanzioni in caso di inadempienze

di Redazione

Roma – Con l’avvio della terza e ultima fase prevista dal decreto, professionisti e imprese che producono rifiuti pericolosi devono iscriversi al Registro elettronico nazionale Rentri entro il 13 febbraio 2025. Questa iniziativa si inserisce nel sistema di monitoraggio e gestione digitale dei rifiuti, istituito con il Dm 59/2023 e regolamentato da sette decreti direttoriali, tra cui l’ultimo (319/2025) che disciplina le modalità operative in caso di indisponibilità dei servizi digitali.

L’iscrizione, che riguarda anche le imprese fino a 10 dipendenti e i professionisti come medici, dentisti, veterinari e piccoli operatori economici, deve essere completata tramite il portale www.rentri.gov.it, utilizzando identità digitale come Cie, Spid o Cns. La procedura è guidata e permette anche di cancellarsi dall’obbligo se i presupposti non si verificano più.

L’obbligo di iscrizione riguarda:

  • Imprese ed enti con fino a 10 dipendenti produttori di soli rifiuti speciali pericolosi;
  • Altri produttori di rifiuti speciali pericolosi, come liberi professionisti, anche se non rientrano in organizzazioni di imprese o enti, indipendentemente dal numero di dipendenti.

Il numero di dipendenti si calcola al 31 dicembre dell’anno precedente, considerando le persone con contratto di lavoro e remunerate. Per questa categoria, l’iscrizione comporta un contributo annuale di 15 euro per ogni unità locale (10 euro per i pagamenti successivi entro il 30 aprile), più un diritto di segreteria di 10 euro.

Dal 13 febbraio 2025, il registro di carico e scarico passerà al formato digitale, sostituendo la versione cartacea con una numerazione progressiva. Fino a quella data, si continuerà a usare il formulario cartaceo vidimato, che potrà essere compilato anche online dai produttori non iscritti.

Per i pescatori e diportisti, è prevista un’esenzione dall’obbligo di Rentri, purché conferiscano i rifiuti a impianti portuali autorizzati.

Le imprese che avviano l’attività soggetta all’obbligo dopo il 13 febbraio 2026 devono iscriversi prima di effettuare la prima annotazione sul registro. La delega agli enti di categoria, alle società di servizi o ai gestori di raccolta è consentita per semplificare l’adempimento, che riguarda anche professionisti come medici, dentisti e estetisti con dipendenti fino a 10 persone.

Le sanzioni amministrative variano da 500 a 2mila euro per omessa o irregolare iscrizione e da mille a 3mila euro per mancata o ritardata trasmissione dei dati. La sanzione si riduce a un terzo se l’adempimento viene effettuato entro 60 giorni dalla scadenza prevista.

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