BARI (EN24) Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Scatigna, ha espresso critiche dure nei confronti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante una conferenza stampa tenuta dal gruppo regionale di FdI. Scatigna ha contestato l’enfasi posta da Emiliano sull’aumento dei posti letto, affermando che questo dato, seppur positivo sulla carta, non corrisponde a un miglioramento reale dei servizi sanitari sul territorio.
“L’aumento di posti letto enfatizzato da Emiliano è inversamente proporzionale ai servizi e alle prestazioni, che continuano a diminuire, con il conseguente allungamento delle liste d’attesa. Un problema grave, che la giunta di centrosinistra non ha affrontato, è quello dei Distretti sanitari, che dovrebbero giocare un ruolo chiave nell’assistenza territoriale di prossimità”, ha dichiarato Scatigna.
Il consigliere ha sottolineato come i Distretti siano ormai pieni di medici costretti a svolgere compiti amministrativi anziché operare come sanitari, con gravi ripercussioni sui servizi offerti alla popolazione. “Questi Distretti dovrebbero servire le comunità locali, ma spesso non riescono a rispondere alle esigenze delle città in cui sono ubicati. Ogni giorno un servizio sanitario viene tolto, colpendo le fasce più deboli, che non sono solo i malati ma anche le famiglie in difficoltà economica e quelle con disabilità gravi al proprio interno.”
Scatigna ha inoltre denunciato la mancanza di priorità nell’accesso al Pronto Soccorso per i disabili e la scarsità di punti di primo intervento nei Comuni turistici della regione, aggravata dalla carenza di ambulanze, nonostante l’afflusso di turisti durante i mesi estivi. “È impensabile che si continui a ignorare la necessità di un potenziamento dei servizi di emergenza nei territori turistici, dove si pensa che poche stazioni del 118 possano bastare,” ha aggiunto.
Infine, il consigliere ha sollevato il problema della carenza di personale, nonostante vi siano numerose graduatorie bloccate e concorsi già vinti da candidati che attendono l’assunzione. “Sentiamo sempre che manca il personale, ma le Asl continuano a non assumere chi ha già vinto i concorsi. È inaccettabile che si lasci bloccata una risorsa così preziosa per la sanità regionale,” ha concluso Scatigna.
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