Portato in braccio da tre soccorritori il bimbo è stato accolto dall’applauso di una folla che si era radunata nella piazzetta vicino al campeggio da cui si era allontanato. Il papà: «Grazie a tutti». Sollievo per l’unico testimone della fuga
Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso venerdì sera dal camping «Por la Mar» di Latte, a Ventimiglia è stato trovato domenica mattina: è vivo. «Grazie a tutti, è andata benissimo, molto. Grazie, vi ringrazio, grazie». Sono le poche parole di Bernardo Ganao, il papà di Allen, che visibilmente commosso ha abbracciato il piccolo mentre si trovava ancora sul furgone dei soccorritori. «Per fortuna lo hanno trovato – ha detto ancora- È andato tutto bene. Siamo sollevati e molto felici. Abbiamo avuto paura. Sono stati giorni veramente tremendi».
A piedi, in 36 ore, Allen ha percorso tre chilometri per poi trovare riparo in un piccolo edificio che si trova vicino all’antenna del ripetitore, immerso tra i boschi della collina alle spalle della frazione. Portato in braccio dai soccorritori, è stato accolto dall’applauso di una piccola folla che si era radunata nella piazzetta vicino al campeggio da cui si era allontanato.
Il piccolino era fortemente disidratato. Aveva raggiunto la zona sotto i ponti dell’autostrada, a monte della villetta sulla collina di Latte dove si era concentrata sabato l’attenzione dei cani molecolari. È stato un passante, un residente della zona, a individuare il piccolo che aveva passato la sua seconda notte al riparo vicino al pilone di cemento armato. Era da solo. Immobile.
Volontari e soccorritori in festa
«È stato recuperato da una squadra di volontari della protezione civile – annuncia il Comandante dei vigili del fuoco Alessandro Giribaldi -. Lo hanno trovato e subito comunicato. È il risultato di un lavoro costante e incredibile da parte di tutti: vigili del fuoco, forze dell’ordine, volontari, soccorso alpino. Tutti hanno dato il massimo, con un grande cuore. Un lavoro coordinato con attenzione anche da sua eccellenza il prefetto, che in questi momenti è stato un punto di riferimento. I dettagli li approfondiremo, ora lasciamo spazio alla gioia. È un momento da godere».
Matteo Trecci, Edoardo Campione e Dario Mattaudi.
Ecco chi l’ha trovato
I tre «angeli», i soccorritori che hanno trovato Allen, si è appreso in tarda mattinata, sono Matteo Trecci, Edoardo Campione, e Dario Mattaudi.
Ad abbracciare il padre del ragazzo anche il sindaco Flavio Di Muro, accorso sul posto. «Non oso immaginare cosa abbiano vissuto i genitori – dice il primo cittadino -. Sono stati giorni difficili per tutta la comunità ma per fortuna tutto è andato bene». Su X arriva anche il messaggio di gioia e vicinanza della premier Giorgia Meloni, e in mattinata anche gli elogi ai soccorritori dei ministri Salvini, Tajani e Piantedosi.
L’incontro con mamma e papà
Il bimbo è stato affidato ad una squadra di pompieri che l’ha subito accompagnato al campo base dove è avvenuto l’incontro con mamma e papà.
Immediato l’intervento dei sanitari, Allen sarebbe fortemente disidratato ma le sue condizioni generali sono buone.
Non è escluso che le autorità dispongano l’accompagnamento della famiglia all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove Allen potrà essere assistito al meglio.
Il sollievo dell’ultimo testimone: «Mi hanno torchiato bene»
Intanto si sta muovendo anche la macchina legata alle indagini che nella notte aveva raccolto ulteriori testimonianze in merito alla presenza di Allen nella zona di Latte nelle ore dopo la scomparsa.
Altre due persone sono state ascoltate su disposizione del magistrato. L’obiettivo è quello di riuscire a capire se il bambino, dopo l’incontro avvenuto con l’uomo che lo aveva accompagnato al bivio sull’Aurelia sia rimasto solo per tutte le 36 ore trascorse dal momento in cui era sparito.
Tira un sospiro di sollievo, intanto, Pierluigi Dellano, l’uomo ascoltato come testimone per la scomparsa di Allen. Dellano ha raccontato di aver «accompagnato il bambino fuori dal cortile della sua casa pensando di fare la cosa giusta». Poi ha aggiunto: «Il bambino non parlava bene, poi è scappato via». Ieri è stato sentito dagli inquirenti nella sua abitazione e poi portato in caserma per approfondimenti, mentre gli inquirenti perquisivano la sua casa, la sua auto e la sua pischina: «Mi hanno torchiato bene. Ho detto tutto ciò che sapevo. Il ritrovamento è stato una liberazione, e appresa la notizia sono scoppiato in pianto».
FONTE: CORRIERE.IT
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