Trovato oggetto antichissimo: scoperta unica nel suo genere

Gli archeologi hanno riportato alla luce un oggetto antichissimo in Cina che apre le porte a un mondo inedito: una scoperta davvero eccezionale.

Di Nicoletta Fersini

Un manufatto dalla fattura raffinata è stato riportato alla luce da una tomba antichissima, nel nord-ovest della Cina. Il nuovo studio pubblicato su Rivista archeologica in Asia di Elsevier apre le porte a uno scenario inedito perché l’oggetto ritrovato è davvero unico nel suo genere. Non solo si tratta di quella che è probabilmente la sella più antica del mondo, ma apparteneva anche a una donna. E non è così scontato.

Scoperta la sella più antica del mondo

Come si legge nello studio pubblicato lo scorso 23 maggio, la sella è stata trovata all’interno di una tomba nell’antico cimitero di Yanghai, nel bacino del Turpan (Xinjiang Uygur). La sepoltura apparteneva a una donna e ha sorpreso gli archeologi non solo per i manufatti al suo interno, ma anche per la sistemazione del corpo stesso. La defunta indossava un cappotto di pelle, pantaloni di lana e stivaletti di cuoio e aveva una “sella di cuoio sulle natiche come se fosse seduta su di essa”. Un modo per simulare in qualche modo l’atto di cavalcare il suo animale.

Sono tanti gli elementi di rilievo in questa preziosa scoperta, anche lo stesso stato di conservazione dell’oggetto. La sella è stata realizzata tra il 724 e il 396 a.C, secondo la datazione al radiocarbonio, e sorprende come la pelle sia rimasta praticamente integra per 2.700 anni nell’arido deserto cinese. È chiaramente comporta da due cuscini di pelle bovina, imbottiti con una particolare miscela di paglia e peli di cervo e cammello, ottima per ammortizzare i colpi durante la cavalcata.

E sì, potrebbe essere realmente la più antica sella che sia mai stata rinvenuta finora. Gli archeologi erano già a conoscenza di quelle realizzata dagli Sciti della steppa eurasiatica, risalenti al V-III secolo a.C. e trovate tra Siberia e Kazakistan. Ma questa nuova scoperta fa luce su un nuovo dato: i Subeixi costruivano selle già da prima a Yanghai.

La cultura Subeixi in Cina

La presenza della cultura Subeixi in Cina, nel bacino di Turpan, risale a circa 3.000 anni fa e non è la prima volta che gli archeologi se ne interessano. Si tratta di uno dei popoli più antichi della regione e non è così strano pensare che proprio a loro si debbano le prime selle elaborate della storia, successive ai primissimi cavalieri che circa 6.000 anni fa avevano iniziato ad addomesticare i cavalli come animali da branco, poi a cavalcarli servendosi di stuoie fissate al dorso degli animali con delle cinghie.

Non sappiamo quando avvenne esattamente il passaggio dalla stuoia alla più raffinata sella, ma senza dubbio quest’ultima scoperta porta indietro nel tempo l’asticella. Le prime selle scitiche e la sella trovata a Yanghai hanno dei punti in comune: entrambe sono suddivise in due supporti distinti, progettati per aiutare i cavalieri a mantenere una posizione ferma e ad alzarsi in sella restando in equilibrio per scoccare frecce e usare in generale armi. Hanno in comune anche la totale assenza di staffe, a differenza delle selle più moderne.

Le tombe dei Subeixi aprono le porte a un mondo tanto antico quanto eccezionale, quello di un popolo di pastori che abitavano stabilmente nel bacino di Turpan prendendosi cura delle mandrie. Proprio qui nel 2016 era stata già effettuata un’altra scoperta inattesa: sempre all’interno di una tomba era stata rinvenuta la sepoltura di un uomo avvolto in un sudario realizzato con piante di canapa e le testimonianze confermano come la cannabis venisse usata anche per scopi rituali.

Le donne cavaliere

La scoperta a Yanghai è straordinaria anche per un’altra ragione: fa luce sui primi cavalieri e include in questo eterogeneo gruppo anche le donne. La posizione della defunta nella sepoltura suggerisce che l’attività a cavallo fosse parte centrale della sua vita ed è la prova tangibile che la pastorizia e le spedizioni a cavallo non fossero prerogativa esclusiva degli uomini. Anticamente il ruolo delle donne era ben diverso da quanto conclamato nelle culture più recenti.

 

FONTE: Libero.it

 

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