Trump: «Incoraggerei la Russia ad attaccare i Paesi Nato che non pagano». Stoltenberg: «Pronti a difendere ogni alleato»

L’ex presidente da un comizio in Carolina del Sud: «Devi pagare tutti i conti, se non paghi sei inadempiente, non ti proteggerei». La replica del segretario generale

di Viviana Mazza

NEW YORK – «Uno dei presidenti di un grosso Paese si è alzato in piedi e ha detto: “Se non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia, ci proteggerete?”. Io ho detto: “Non avete pagato, siete morosi!… No, non vi proteggeremo. Infatti, li incoraggerei a farvi quello che diavolo vogliono. Dovete pagare il conto”». A un comizio in South Carolina sabato, Donald Trump ha dichiarato di aver avvertito gli alleati della Nato che, se «non pagano il conto», dirà alla Russia di fare «quello che diavolo vuole».

I commenti arrivano in un momento in cui repubblicani stanno bloccando gli aiuti all’Ucraina al Congresso e dopo l’intervista di Putin al commentatore trumpiano Tucker Carlson – nella quale il presidente russo suggerisce che gli Stati Uniti dovrebbero «fare un accordo» per porre fine alla guerra cedendo alcuni territori alla Russia – il che è visto come un messaggio ai conservatori.

La Casa Bianca ha risposto: «Parole spaventose e squilibrate», ricordando l’impegno di Biden per la Nato. «Il presidente Biden ha recuperato le nostre alleanze e ci ha resi più forti nel mondo perché sa che ogni comandante in capo ha come prima responsabilità quella di mantenere la sicurezza degli americani e i valori che ci uniscono. Incoraggiare l’invasione dei nostri alleati più stretti da parte di regimi omicidi è spaventoso e squilibrato», ha detto in una nota il portavoce Andrew Bates.

Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ha dichiarato: . «Qualsiasi insinuazione sul fatto che gli alleati non si difenderanno a vicenda mina tutta la nostra sicurezza, compresa quella degli Stati Uniti, e mette a rischio i soldati americani ed europei… Mi aspetto che, a prescindere da chi vincerà le elezioni presidenziali, gli Stati Uniti rimarranno un alleato della NATO forte e impegnato». Ancora più duro il presidente del Consiglio Ue Charles Michele: «Le dichiarazioni sconsiderate sulla sicurezza della Nato e sulla solidarietà dell’Articolo 5 servono solo l`interesse (del presidente russo Vladimir) Putin» L’articolo 5 del trattato Nato afferma che un attacco armato contro un membro dell’Alleanza sarà considerato un attacco contro tutti loro, innescando l’autodifesa collettiva.

Le parole di Trump ricalcano quelle riferite agli inizi di gennaio dal commissario Ue all’Industria Thierry Breton. Breton ha ricordato che in una conversazione del 2020 a Davos durante un incontro con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, Trump, all’epoca alla guida degli Stati Uniti, avrebbe detto: «Dovete capire che, se l’Europa è sotto attacco, non verremo mai in vostro aiuto. E comunque la Nato è morta, tutti la lasceremo, tutti abbandoneremo la Nato». Il presidente Usa avrebbe aggiunto: «Tra l’altro v oi mi dovete 400 miliardi di dollari, perché non avete pagato, voi tedeschi, quello che dovevate pagare per la difesa».

In South Carolina, dove lunedì inizia il voto anticipato nelle primarie repubblicane che lo vedono ormai vicino alla nomination, Trump non ha chiarito se intenda andare avanti con queste minacce se tornasse presidente, ma non c’è dubbio che le sue parole aumenteranno la preoccupazione negli Stati membri della Nato. Al cuore dell’Alleanza Atlantica c’è la promessa di difesa comune in caso di attacco contro uno dei membri. Trump si è a lungo lamentato delle spese americane per la difesa rispetto a quelle degli altri Paesi e ha minacciato più volte di rimuovere gli Stati Uniti dall’alleanza. «La Nato era in bancarotta quando sono arrivato», ha aggiunto Trump durante il comizio di sabato. «Ho detto: “Tutti devono pagare”» e ha sottolineato che quando ha risposto che non era disposto a difenderli «non riuscivano a crederci».

In realtà non c’è un «contratto» che genera «conti non pagati», ma la Nato ha come obiettivo che ogni Paese spenda un minimo del 2% del Pil per la difesa, e la maggior parte dei membri non lo raggiunge. Il sito della campagna elettorale di Trump afferma tra gli obiettivi di un nuovo mandato quello di «finire il processo iniziato sotto la mia amministrazione di rivalutare in modo fondamentale il proposito e la missione della Nato», una frase criptica su cui la sua squadra rifiuta di dare indicazioni più concrete.

Ma anche la promessa di porre «fine alla guerra in Ucraina nel giro di 24 ore» non può non allarmare le capitali europee, ricordando la posta in gioco nelle elezioni presidenziali americane del prossimo novembre. Quei commenti «ci diedero la sveglia — ha detto Breton a gennaio — e ora potrebbe ritornare». Ha anche aggiunto che «ora più che mai sappiamo che siamo soli» e di fronte a uno scenario del genere «non abbiamo altra scelta se non quella di aumentare drasticamente» gli investimenti nella difesa «per essere pronti per qualunque cosa accada».

 

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