Un “Puttilli” che puzza di inciviltà

di ROCIOLA Savio

Nulla da dire in merito… se solo non fosse che ci dovremmo trovare in una “società civile”

Colpo duro in un normale lunedì di dicembre, per tutti gli atleti che hanno quest’oggi usufruito dell’impianto sportivo “Cosimo Puttilli” di Barletta, primo impianto cittadino, ultimo a quanto pare a livello di civiltà, pulizia e decoro. “Perchè?” Sarebbe sicuramente la domanda che sorge spontanea a chiunque abbia letto le prime righe di questo articolo. “Tutto normale trovare la merda nello stadio comunale dopo una giornata di campionato della squadra di calcio. Tutto normale correre tra, bicchieri, fazzoletti, resti di fumogeni, striscioni a pezzi.Tutto normale perché noi a Barletta, non abbiamo tifosi di calcio, abbiamo bestie senza un senso di civiltà”: l’urlo giunto questo pomeriggio, sui social (storia presente alla fine dell’articolo), da parte di tutti gli atleti che quest’oggi hanno calcato la pista dedicata a Pietro Mennea. Bambini, ragazzi, che hanno dovuto indirettamente subire le sorti dell’incuria degli addetti alla pulizia (ricordo che l’impianto è affidato alla BARSA S.p.A.), che dovrebbero ripristinare alle condizioni originali l’impianto a seguito della partita (servizi igienici, spalti, pista di atletica), ma soprattutto l’inciviltà dei molti che hanno reso quest’oggi il primo impianto cittadino un posto orribile e ingestibile.

La situazione che viene vissuta a seguito di ogni partita calcistica del Barletta, era già stata da noi segnalata il 19 aprile dello scorso anno, quando gli sportivi si sono trovati ben 4 giorni dopo la partita casalinga a uno slalom infinito tra bicchieri, bottiglie, lattine, cartoni e perché non aggiungere a questo spettacolo qualche pezzo di sedile rotto e qualche fumogeno usato. Solo che quella volta il titolo era “Un giovedì che puzza di domenica”, questa volta non può che essere “Un Puttilli che puzza di inciviltà”, perchè la situazione è abbastanza tragica.

L’appello è unanime, il danno è assurdo. L’impianto è della Città e come tale deve essere rispettato da tutti, nessuno escluso, in quanto bene pubblico, oltre che pulito a dovere, pista, spalti e servizi igienici, che storto o dritto fa comodo a tutti… 

Savio Rociola

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