Varese, prof accoltellata alla schiena: arrestato un 17enne

La docente non sarebbe in pericolo di vita

Autore: Chiara Adinolfi

Uno studente di 17 questa mattina, attorno alle 8, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver accoltellato alla schiena una docente dell’istituto professionale Enaip (Ente nazionale Acli istruzione professionale). Trasportata in codice giallo al pronto soccorso, non è in pericolo di vita.

“L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale- ha commentato in una nota Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti- È necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole”.

Nel frattempo, la giunta lombarda si stringe attorno alla docente. “Innanzitutto, a nome della Regione e dei lombardi, solidarietà e vicinanza alla docente vittima di un episodio che non esito a definire preoccupante. Un fatto che, ancora una volta, pone al centro della nostra attenzione il nostro rapporto con le nuove generazioni”, afferma il presidente Attilio Fontana.
“Augurando alla professoressa di ristabilirsi al più presto”, aggiunge l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa “è triste registrare il ripetersi di casi simili. Bisogna insistere nell’azione di sensibilizzazione dei ragazzi contro la violenza in ogni sua forma. Allargando il ragionamento, è necessario intervenire senza esitazione su chi ha comportamenti violenti”.
“Sono vicina all’insegnante ed ai suoi cari, ringrazio i soccorsi medici che sono stati tempestivi e tutto l’ente che conosciamo bene – ha commentato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Tironi – e ora ci siamo già attivati per fornire supporto psicologico anche agli studenti testimoni dell’aggressione. I programmi personalizzati per i ragazzi con problemi comportamentali devono avere sempre la nostra massima attenzione”.
Per il resto, “dobbiamo continuare a sviluppare percorsi su misura per tutti gli studenti- ha proseguito- soprattutto per quelli più fragili, come il giovane coinvolto in questo tragico episodio. Vogliamo insistere mettendo il benessere mentale dei ragazzi al primo posto”.

VALDITARA: “SOLIDARIETÀ ALL’INSEGNANTE, CHI AGGREDISCE UN DOCENTE AGGREDISCE LO STATO”

“Esprimo la mia personale solidarietà e vicinanza alla docente di Varese accoltellata da uno studente questa mattina. Dopo questa ennesima, gravissima aggressione nei confronti di un insegnante, ribadisco l’impegno mio e del governo: i docenti e tutto il personale scolastico non saranno lasciati soli, tuteleremo la loro dignità professionale e la loro incolumità”. Così in una nota il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Lo Stato, oltre a garantire la tutela legale, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione, perché chi aggredisce un suo docente ha aggredito lo Stato stesso e ne deve rispondere– aggiunge Valditara- Nel caso di minori, dovranno essere i genitori a farsene carico, in base a quella responsabilità educativa che ricade sui genitori, così come prevede il nostro ordinamento. È, inoltre, urgente che il Parlamento approvi quanto prima il disegno di legge del governo sul voto in condotta. Una riforma che abbiamo fortemente voluto per ridare peso al comportamento degli studenti nella valutazione complessiva e rendere obbligatorie le attività di solidarietà sociale per chi compie atti illeciti. È necessario che si ripristini il valore del rispetto e che lo studente sia indotto a riflettere in modo concreto sui doveri che discendono dal suo appartenere alla comunità”.

 

fonte: Agenzia DIRE  www.dire.it

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