Aumento preoccupante delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) nei Bambini

Un’epidemia silenziosa: 1 bambino su 2.000 colpito in Europa occidentale

di Redazione

Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) nei bambini non sono più considerate rare, ma stanno diventando sempre più comuni, coinvolgendo attualmente 1 bambino su 2.000 in Europa occidentale. Il Professor Marco Gasparetto, esperto di Gastroenterologia Pediatrica a Norwich, Regno Unito, ha evidenziato questa preoccupante tendenza durante l’ultimo Congresso Italiano di Pediatria. Ciò che rende ancora più allarmante la situazione è che queste malattie non solo stanno aumentando in numero ma stanno emergendo in età sempre più precoce, con casi anche sotto i 2 anni.

Le MICI e i loro sintomi

Le MICI, tra cui la Malattia di Crohn (MC) e la rettocolite ulcerosa (RCU), sono patologie complesse e multifattoriali. I sintomi comuni includono calo ponderale, dolore addominale, diarrea, presenza di sangue nelle feci e ritardo dello sviluppo puberale. In particolare, il 25% delle MICI viene diagnosticato in età pediatrica, e l’età preadolescenziale (11-13 anni) è la più colpita. Tuttavia, l’aumento dell’incidenza è evidente in tutte le fasce d’età, incluso il periodo prima dei 6 anni.

Dieta occidentale sotto accusa

L’aumento dei casi di MICI nei bambini è una tendenza che coinvolge i Paesi industrializzati o in via di industrializzazione. La dieta occidentale è stata messa sotto accusa come uno dei principali fattori di rischio nello sviluppo di queste patologie. La globalizzazione ha diffuso su larga scala il modello alimentare occidentale, caratterizzato da un aumento dell’assunzione di cibo, elevato contenuto di grassi e carboidrati raffinati, basso apporto di fibre e limitata assunzione di frutta e verdura. Alimenti con emulsionanti e conservanti, come quelli presenti nei cibi in scatola, sono stati identificati come potenzialmente pro-infiammatori per l’intestino.

La prospettiva di una prevenzione attraverso la dieta

L’attenzione si sta spostando verso la messa a punto di regimi alimentari in grado di prevenire e gestire le MICI. La dieta mediterranea, con il suo equilibrio nutrizionale, è stata suggerita come una possibile strategia preventiva. La presidente della Società Italiana di Pediatria, Annamaria Staiano, sottolinea che raccomandare l’adozione della dieta mediterranea sin dai primi anni di vita potrebbe contribuire a minimizzare l’incidenza di queste malattie.

Differenze tra MICI pediatriche e adulti

Le MICI nei bambini presentano caratteristiche distintive rispetto a quelle negli adulti. L’esordio è spesso più severo, coinvolgendo più segmenti intestinali e richiedendo terapie precoci, compresi farmaci immunosoppressori e biologici. Gli interventi chirurgici sono più frequenti nei bambini e avvengono precocemente rispetto agli adulti.

Cause delle MICI e approcci di ricerca

Le cause delle MICI coinvolgono fattori genetici, epigenetici, ambientali e immunologici. Nonostante siano state identificate oltre 240 mutazioni genetiche correlate, queste spiegano meno di un terzo dei casi. La ricerca si sta concentrando sull’epigenetica e sui fattori ambientali, con particolare attenzione al ruolo della dieta nella modulazione della flora intestinale.

Conclusioni e raccomandazioni

Attualmente, non esistono cure definitive per le MICI, ma la consapevolezza di fattori di rischio come la dieta occidentale può aprire la strada a strategie preventive. Limitare l’uso di antibiotici nei primi anni di vita, promuovere l’allattamento materno e incoraggiare uno stile di vita basato sulla dieta mediterranea sono raccomandazioni che possono contribuire a mitigare questa crescente epidemia di malattie intestinali infiammatorie croniche nei bambini.

 

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