Blinken preme su Israele perché accetti la tregua, 22 morti nei raid notturni su Gaza

Majdi Fathi/ AFP - Il campo profughi di Nuseirat dopo un bombardamento israeliano

Il segretario di Stato americano ha riaffermato il forte impegno degli Stati Uniti per la sicurezza dello Stato ebraico. Il ministro delle Finanze ultraortodosso minaccia di lasciare il governo di Tel Aviv se sarà accolta la proposta di Washington

AGI – Nonostante le proteste della comunità internazionale, l’esercito israeliano continua l’offensiva a Rafah, città al confine con l’Egitto nel sud del territorio palestinese, lanciata il 7 maggio con lo scopo di distruggere gli ultimi battaglioni del movimento islamico. Il bilancio delle vittime degli ultimi attacchi notturni su abitazioni e campi profughi nella Striscia di Gaza è pari ad almeno 22 morti, secondo quanto riporta l’agenzia stampa locale Wafa.

Almeno 12 persone, tra cui donne e bambini, sono perite nei raid su Khan Younis e Rafah, riferisce Wafa, laddove due attacchi israeliani sui campi profughi di Bureij e Nuseirat, nel centro di Gaza, hanno ucciso altre 10 persone. Per il momento appare quindi ancora inascoltato l’appello dei mediatori internazionali a Israele e Hamas affinché concludano un cessate il fuoco, dopo quasi otto mesi di guerra.

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