Candele per ricordare i bambini morti nella pancia, il 15 ottobre è il giorno per il lutto perinatale

Il 15 ottobre nel mondo è il BabyLoss Awareness Day, per unire idealmente tutte le famiglie colpite dalla perdita di un bambino appena nato o in gravidanza

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BOLOGNA – “Mi dispiace, non c’è battito“. Le donne che si sono sentite crollare il mondo addosso con questa frase sono molte, moltissime. Altre hanno scoperto in un altro modo che il piccolo che stava crescendo nella loro pancia non c’era più. Per altre poi il tanto atteso giorno del parto si è trasformato in una tragedia, con la morte del bambino e il ritorno a casa sole e disperate. E ci sono tanti altri casi, tante storie, tutte diverse, di donne (ma anche di uomini, perchè sarebbe molto sbagliati ignorarli nel loro dolore) che si sono ritrovati improvvisamente a fare i conti con una piccola vita svanita nel nulla, in arrivo o già nata. Eppure se ne parla ancora troppo poco, in Italia ma anche in generale nel mondo.

SE LA MORTE DI UN BAMBINO RESTA UN TABÙ

Questo argomento viene ancora visto come un grande tabù, qualcosa che non si può dire, che è meglio tenere riservato. E quando se ne parla lo si fa spesso nel modo sbagliato, a partire dalle parole che si utilizzano per questi bambini: “mai nati“. Così ancora troppo spesso la società chiama così i bambini nati morti, sbagliando, perchè loro sono nati eccome. Per tutte queste ragioni di questo tema bisogna parlarne e parlarne ancora. Ed è per questo che oggi, 15 ottobre, da ormai molti anni è una giornata dedicata proprio a ragionare e a riflettere su cosa accade a chi non vede arrivare a termine la propria gravidanza, all’inizio o alla fine, a chi vede nascere un figlio morto e a chi lo perde poco dopo. Si chiama “lutto perinatale” e oggi è la “Giornata mondiale della consapevolezza sulla perdita perinatale e infantile“, una giornata portata in Italia dall’associazione CiaoLapo, che ha tradotto così l’International BabyLoss Awareness Day, come viene definito nel mondo.

CIAOLAPO DAL 2006 SI BATTE PERCHÈ IN ITALIA SE NE PARLI DI PIÙ

L’associazione di CiaoLapo è nata nel 2006 ed è formata da genitori che hanno condiviso l’esperienza del lutto in gravidanza e dopo la nascita e da professionisti (medici, psicologi, ostetriche) uniti nella ricerca sulla morte perinatale e nel sostegno psicologico ai familiari in lutto. L’obiettivo che l’associazione si pone è fornire ai genitori in lutto un aiuto integrato (medico, psicologico e pratico) e un supporto psicologico qualificato per elaborare la perdita da cui sono stati colpiti. Ci sono diversi livelli di aiuto (dal consiglio su eventuali letture alla condivisione delle esperienze fino al ricorso a figure specializzate.

Per la giornata di oggi e domani l’associazione ha organizzato un convegno (che si svolgerà in maniera telematica) dal titolo “Per elaborare un lutto ci vuole un interno villaggio”. Anche quest’anno poi è attiva la campagna #Mettiamocilafaccia2021 con l’obiettivo di diffondere consapevolezza sulla perdita prenatale e infantile: la campagna raccoglie quante più testimonianze possibili di lutto sulla pagina facebook dedicata al Babyloss day.

L’ONDA DI LUCE 2021

Anche quest’anno, poi, come ogni anno, c’è l’iniziativa dell’Onda di luce, con centinaia di candele accese in tutto il mondo, il 15 ottobre alle 19, per sentirsi idealmente uniti e far sì che nessuna madre o famiglia si senta sola di fronte alla morte di un bambino. L’Onda di Luce è un concetto creativo nato da un’idea delle associazioni inglesi: se in tutto il mondo ogni partecipante accende una candela alle19 locali e la mantiene accesa per un’ora, per tutta la giornata del 15 ottobre un’onda di luce attraverserà il globo, illuminando progressivamente tutto il pianeta, un fuso orario dopo l’altro. Si tratta di un modo simbolico per sentirsi idealmente uniti con migliaia di altre persone, accomunate da un lutto che invece abitualmente isola: la morte di un bambino. Tutte le informazioni sulle iniziative in programma per oggi ma anche per tutto il mese di ottobre si possono trovare sulla pagina dedicata al Babyloss del sito di CiaoLapo.

IL LUTTO PERINATALE E INFANTILE

La morte del bambino durante la gravidanza e nel periodo postnatale è un evento che riguarda oltre cinque milioni di famiglie ogni anno in tutto il mondo. In Italia questo evento riguarda una donna in gravidanza su sei; se consideriamo soltanto le perdite che avvengono a partire dalla seconda metà della gravidanza in poi, ogni giorno quindici donne escono a braccia vuote dai reparti maternità. Tanti altri bimbi muoiono entro un mese dal parto.Se si considera tutta la gravidanza, poi, questo numero sale vertiginosamente. L’incidenza di morte in utero, aborto spontaneo e morte perinatale in ogni paese del mondo è di gran lunga superiore a quanto comunemente si pensi (tre milioni di bambini ogni anno muoiono poco prima della nascita o durante il parto). Ogni giorno solo in Italia muoiono nove bambini “praticamente già nati”, come spesso si definiscono i bimbi a termine di gravidanza, e il lutto che accompagna queste  perdite non è lieve, nè trascurabile.

UNA PERDITA DIFFICILE DA ELABORARE

Contrariamente a quanto si crede, i genitori colpiti da lutto perinatale impiegano molto tempo ad elaborare la loro perdita, e necessitano di un delicato supporto e di rispetto in ogni loro fase di elaborazione. Tutti gli amici e i parenti delle famiglie in lutto dovrebbero sapere che il dolore non viene lenito dalla presenza di fratelli maggiori, e non diminuisce mettendosi subito alla ricerca di una nuova gravidanza. Alle famiglie colpite da questo lutto, invece, spesso manca un sostegno sia in ospedale che sul territorio: CiaoLapo da anni è impegnato nel costruire una rete di sostegno e di formazione continua, così da aiutare sempre più operatori sanitari a acquisire le giuste competenze per sostenere e sostenersi. Il lutto perinatale riguarda tutti e colpisce tutti: famiglie in lutto, operatori sanitari, familiari, datori di lavoro, colleghi.

 

fonte: Agenzia DiRE

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