CROCE, LA FEDE È L’ABBRACCIO A CRISTO

Appunti di spiritualità

di Marco Musiello

Dal peccato originale alla salvezza

Fin dalla Creazione, la natura umana è segnata dal peccato originale. L’uomo, pur nella sua imperfezione, riceve da Dio la possibilità di redimersi attraverso la fede e l’osservanza dei Sacramenti e dei Dieci Comandamenti. La legge divina non è un limite, ma un fondamento solido per la crescita spirituale e morale. Chi accoglie questo insegnamento sviluppa un profondo rispetto per il prossimo e per il Creato, assumendosi la responsabilità di vivere una vita virtuosa.

La crisi spirituale e la liberazione

Quando l’uomo perde il contatto con questi principi spirituali, si trova smarrito, schiavo delle proprie debolezze. La psicologia, in questo contesto, evidenzia come la natura umana sia profondamente influenzata da forze che possono spingerla al peccato. Lo spirito, se non guidato da una fede salda, può far sì che una persona agisca contro la propria volontà, commettendo errori senza rendersene conto. Questo senso di perdita di controllo può portare a una crisi spirituale profonda.

L’abbraccio della Croce: la via della fede

Per uscire da questa spirale, l’uomo deve intraprendere un cammino interiore. È necessario un esame di coscienza che lo porti a confrontarsi con la propria crisi spirituale e a ristabilire il rapporto con Cristo. Solo capendo la propria natura e il disegno divino della salvezza, è possibile trovare le risposte ai propri interrogativi. La fede in Cristo non è solo un’affermazione verbale, ma un’esperienza profonda e interiore. Quando l’uomo riesce a trovare questa fede dentro di sé, può finalmente alzare lo sguardo verso la Croce, abbracciando Cristo. Questo abbraccio non è solo un gesto di devozione, ma il momento di una vera e propria liberazione. Attraverso il suo amore, Cristo spezza le catene del peccato e i legami con il male, offrendo all’uomo la via verso la vita eterna.

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