Il mondo scolastico, alle prese con la ripresa. Nuovo anno, vecchie storie

di ROCIOLA Savio

Settembre momento di ripresa… Ormai tocca anche alla scuola, per la “tristezza” di molti ragazzi, ancora alle prese con il letargo estivo e le “sere d’estate che lasciano il segno”. Per la Puglia, la start line è segnata per il 14, manca oramai una settimana e mentre gli studenti più piccoli e le loro famiglie sono alle prese con l’acquisto del materiale scolastico e i libri, che chi si prepara con i classici buoni propositi che talvolta, anche dopo meno di un mese sono già pronti a scomparire.

Ma i problemi per questo 2023-24 sono ben più gravi, oltre a ripresentarsi gli innumerevoli grattacapi per gli studenti fuorisede alle prese con la ricerca di una casa (stanza) a un prezzo “conveniente”, si denota anche una grave mancanza di docenti nelle aule scolastiche di ogni ordine e grado.

Non sono trascorsi molti mesi dalla immemorabile protesta degli universitari in tenda, davanti agli atenei, tutti uniti contro un unico “nemico”: il caro affitti. Nuovo anno accademico alle porte e già da mesi la gara al «cerco casa» occupa le giornate degli studenti, alle prese con i primi viaggi solo per cercare una dimora nel posto scelto come meta universitaria. La situazione però, sembra di gran lunga peggiorata rispetto all’anno precedente, nulla è cambiato in meglio e a confermarlo sono i dati delle piattaforme del settore, gli annunci online e le svariate testimonianze dei giovani… Un’indagine di Immobiliare.it, ha affermato che una stanza singola in affitto nel capoluogo pugliese può costare, in media, 365 euro (Bari in classifica nazionale ha un posto intermedio, tra i 626 euro per una singola di Milano e i 238 euro di Catania. Un aumento medio, in un anno, di circa del 29%.

Il secondo problema? La grave mancanza di docenti nelle aule scolastiche di ogni ordine e grado… Cari studenti a chi vi affidiamo? Un mese fa circa, la carenza del corpo docente ammontava a 3 mila unità in Puglia. La Flc Cgil ha lanciato l’allarme: “Grave carenza di personale per docenti e personale Ata”. Alcuni hanno attribuito la colpa al nuovo sistema di assegnazione delle cattedre, altri allo stipendio dei docenti che non valorizza e sottolinea il lavoro svolto ogni anno… Gli studenti sono quelli che ne vanno sempre di mezzo, preparazione e cultura vengono meno e ogni cosa, stavolta anche le situazioni spiacevoli, fanno brodo.

I soliti problemi? Forse sì, ma puntualmente, ogni anno, si ripresentano maggiorati, pronti a scalfire i buoni propositi e abitudini che ognuno è pronto a fare a inizio anno scolastico.

Savio Rociola

 

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