Il tronetto del Santo Legno della Croce torna al suo antico splendore grazie alla generosità di molti

di ROCIOLA Savio

Storia, cultura, tradizione e fede, un connubio che ha portato generosità e rilievo nei confronti della Compatrona della Città di Barletta, la Reliquia del Santo Legno della Croce… il tronetto dove viene issata la reliquia, custodita all’interno della Basilica del Santo Sepolcro in Barletta, torna al suo antico splendore.

L’importante restauro straordinario, che ha visto, in data 15 giugno,  il pezzo unico di fine ‘700 che fu donato dalla famiglia Fraggianni dopo un miracolo ottenuto elevando preghiere alla Croce, essere consegnato nelle mani di esperti restauratori, della ditta RC Restauri, torna a mostrare la sua brillantezza e i suoi colori. Un intervento, reso possibile anche grazie alle donazioni di molti silenziosi fedeli e associazioni che con il loro contributo hanno fatto una mano per un qualcosa di così importante. “Il tronetto, necessitava di un importante intervento di restauro e grazie al contributo di tanta gente generosa stiamo riuscendo a completare questa opera per dare la giusta dignità alla reliquia” ha riferito il priore dell’Arciconfraternita del Santo legno della Croce, Giovanni Damato.

“Generosità e dono che fanno splendere il tronetto e le nostre vite”, un pensiero che potrebbe racchiudere l’importante bontà e rilievo di una operazione del genere volta a donare dignità alla Compatrona della Città di Barletta.

Tanti silenziosi fedeli, ma anche associazioni, tipo “Barletta in Rosa”, che in questi giorni ha consegnato il ricavato alla Confraternita. “Donare è un valore” ha detto la Presidente del Centro studi, la professoressa Mariagrazia Vitobello, sottolineando il loro aver raccolto generosità e solidarietà tra i cittadini anche durante agosto, un mese che comunque tende ad allontanare tutti verso le mete vacanziere, grazie all’idea vincente della “Mostra del Cuore”. “Il tronetto è una cosa unica, non si poteva rimanere sordi davanti a questo richiamo, è come dare uno schiaffo a una città che vuole emergere anche davanti al turismo religioso” ha proseguito la Prof.ssa Vitobello, prima di ringraziare i cittadini tutti e in particolare la Signora Daniela che ha fatto partire il tutto anche dalla sua boutique, ospitando la mostra/vendita.

Seguono le interviste complete al Priore dell’Arciconfraternita, Giovanni Damato e alla Presidente del Centro studi, Mariagrazia Vitobello.

Savio Rociola

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