Inter, quanta sofferenza: alla fine Darmian regala i tre punti

Contro il Verona una vittoria di misura che avvicina il traguardo scudetto

di ILARIA CHECCHI

Milano, 25 aprile 2021 – L’Inter ospita il Verona a San Siro per proseguire la marcia verso lo Scudetto: 1-0 il finale per i nerazzurri di Conte al cospetto di un Verona ostico che non ha mollato fino alla fine. La rete di Darmian basta all’Inter per fare un altro passo avanti verso il Tricolore.

In campo

Conte si affida alla coppia d’attacco Lautaro Martinez-Lukaku, confermati Eriksen e Perisic, nessuna novità in difesa. Juric con Bessa e Barak alle spalle di Lasagna: nel Verona in difesa Ceccherini e Magnani preferiti a Dawidowicz e Gunter. Nell’Inter in campo gli stessi giocatori che avevano cominciato la sfida del turno infrasettimanale con lo Spezia. Giuseppe Marotta prima del fischio di inizio della partita ha commentato sulla Superlega: «Ufficialmente non sappiamo nulla nel senso che non abbiamo ricevuto nulla, quindi non conosciamo il contenuto. Siamo in un momento tragico del mondo del calcio, c’è una elevata litigiosità che porta a nascondere quello che è il grande problema, vale a dire quello della sostenibilità. Questo è un modello che non funziona, quindi auspico che invece di litigare si possa parlare anche di riforma del calcio, attraverso un format diverso e riducendo il professionismo per ridurre anche i costi. Insidie di Inter-Verona? Con Conte ho condiviso questi momenti, ha sottolineato come tanti di questi ragazzi non hanno mai avuto questo tipo di pressione. Bisogna essere determinati, senza guardare l’avversario. Tutti sono ostacoli difficili da superare ma il destino è nelle nostre teste. Conte chiede chiarezza? Condivido due concetti con lui: il primo è la massima concentrazione sul finale di campionato. Il secondo è quello che lui definisce chiarezza, mi sembra una dichiarazione onesta di un allenatore, come fanno tanti altri, che a fine stagione chiede alla società quali sono i programmi. Questi programmi sono incerti per tutti, quindi a tempo debito è giusto che la società esponga i programmi futuri».

Equilibrio

Abisso dà il via al match e dopo 3 minuti Lautaro spreca davanti a Silvestri, ma l’argentino si era comunque portato avanti il pallone aiutandosi con la mano: gli ospiti rispondono con Lazovic due minuti dopo che con il sinistro calcia ampiamente sopra la traversa della porta di Handanovic. La partita è vibrante è l’Inter si fa rivedere con Hakimi che in area di rigore spara alto: all’8 affondo di Ceccherini che duella con Bastoni, contrasto tra i due, palla che finisce in corner ma dagli sviluppi dell’angolo non arrivano occasioni da sfruttare. Lunga fase di studio tra le due squadre con il Verona che prova a trovare spiragli giusti per colpire mentre i nerazzurri puntano a sfruttare le ripartenze. Al 24’ arriva l’occasione più clamorosa e pericolosa ed è di marca ospite: prima Handanovic respinge di piede una conclusione di Bessa, poi Dimarco con il diagonale scheggia il palo mentre Barak non riesce a deviare in porta un gol praticamente fatto. Al 27’ Lautaro si guadagna un calcio di punizione da buona posizione al limite dell’area della cui battuta si incarica Eriksen ma il tiro è fuorimisura. Il Verona replica con il cross di Lazovic per il colpo di testa di Lasagna che non trova però la porta: tanto equilibrio in campo fino all’intervallo con i gialloblù decisamente più pericolosi dei padroni di casa. Il risultato resta però inchiodato sullo 0-0 con le squadre che rientrano così negli spogliatoi.

Decide Darmian

Juric opta un doppio cambio a inizio della ripresa con Dawidowicz e Gunter al posto di Magnani e Ceccherini e al 48’ il colpo di testa di Faraoni su angolo di Dimarco non va lontano dal palo alla sinistra di Handanovic. Al 54’ l’Inter risponde con un affondo di Perisic che scarica un traversone deviato in corner da Faraoni e poco dopo è invece Lautaro a portarsi dietro mezza difesa gialloblù ma, al momento del tiro da buona posizione, libera il destro trovando l’opposizione con i piedi di Silvestri. Conte allora opta per due cambi, fuori Perisic ed Eriksen per Sensi e Darmian e al 68’ Lautaro viene fermato fallosamente da Barak e guadagna un prezioso calcio piazzato ma Hakimi, autore del tiro, centra in pieno la traversa. Al 71’ c’è spazio per Sanchez al posto di un Lautaro non eccelso ma è sempre il Verona a farsi avanti con Salcedo e Barak che al 74’ su corner non trova la porta da due passi. Due minuti dopo i nerazzurri passano in vantaggio con Matteo Darmian che, lasciato colpevolmente solo a sinistra, spiazza Silvestri di sinistro sfruttando al massimo l’assist di Hakimi. Entrambe le ultime due reti casalinghe dell’Inter in Serie A sono state realizzate da Matteo Darmian (entrambe tra il 75’ e l’80): a otto minuti dalla fine il Verona fa carica con Faroni su Handanovic, il portiere perde palla e termina in rete ma il gol viene annullato. Gli ospiti non demordono e vanno alla caccia del pari fino alla fine: Faraoni e Salcedo ci provano a ripetizione mentre l’Inter difende il vantaggio di misura strenuamente. Il Verona spinge fino alla fine ma il muro nerazzurro non crolla: finisce 1-0 e il conto alla rovescia per lo Scudetto dell’Inter è sempre più vicino.

 

fonte: Il Giorno

 

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