Lecce, uomo condannato a 4 anni per aver picchiato la moglie per colpa del costume da mare “troppo occidentale”.

Le violenze domestiche non sarebbero finite nemmeno dopo la separazione, con l’uomo che avrebbe continuato a molestare la donna attraverso messaggi e telefonate.

di Redazione

Vittima di maltrattamenti, minacce e violenze fisiche da parte del marito a causa del suo stile di vita “occidentale”. La vicenda proviene dalla provincia di Lecce, dove un uomo di origine marocchina è stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie, anch’essa di fede musulmana. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, Annalisa De Benedictis.

Le continue aggressioni fisiche e le minacce di morte, come “Ti ammazzo”, “Ti riempio di botte” e “Se non smetti di piangere ti picchio ancora più forte”, sarebbero state motivate dalla forte gelosia dell’uomo. Quest’ultimo era contrario al fatto che la donna, conosciuta sui social e poi diventata sua moglie, conducesse uno stile di vita “all’Occidentale”. In particolare, disapprovava il suo andare al mare in costume e frequentare una palestra, scelte che non rispettavano i dettami più conservatori della religione musulmana.

Le violenze domestiche non si sarebbero interrotte nemmeno dopo la separazione, poiché l’uomo avrebbe continuato a perseguitare la donna attraverso messaggi e telefonate, violando il divieto di avvicinamento imposto.

 

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