Meloni difende la protesta dei trattori: “La transizione green non si fa combattendo gli agricoltori”

“Il mondo agricolo è uno dei principali a cui abbiamo rivolto la nostra attenzione”. Lo ha detto Giorgia Meloni commentando le proteste dei trattori che stanno bloccando le strade italiane. Meloni ha sottolineato che il suo governo ha aumentato i fondi per l’agricoltura e ha criticato la “lettura ideologica della transizione ecologica” che gli agricoltori contestano.

A cura di Luca Pons

Il governo Meloni sta dalla parte degli agricoltori, questo è il messaggio che la presidente del Consiglio ha lanciato oggi in un punto stampa durante la sua visita in Giappone. Meloni ha commentato le proteste del settore agricolo, che da giorni blocca o rallenta il traffico sulle strade italiane ed europee. Le rivendicazioni sono molte e varie, e la presidente del Consiglio ha difeso la linea del suo governo, sottolineando che nell’ultimo anno e mezzo è stata molto favorevole agli agricoltori.

“Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, dall’inizio del nostro mandato il mondo agricolo è uno dei principali a cui abbiamo rivolto la nostra attenzione”, ha detto, non escludendo un incontro con gli organizzatori della protesta: “Sono sempre disposta ad ascoltare le istanze di lavoratori che per noi sono fondamentali”. Meloni ha detto che “si può sempre lavorare per fare meglio e più”, ma ha anche rivendicato che dall’inizio del suo mandato l’esecutivo ha fatto “il massimo possibile, un grande lavoro”.

La presidente del Consiglio ha elencato: “Con le leggi di bilancio abbiamo aumentato le risorse per gli agricoltori. Quando abbiamo rinegoziato il Pnrr, abbiamo portato le risorse per gli agricoltori da 5 a 8 miliardi. In altri Paesi si protesta perché non si sono rinnovati gli incentivi sul gasolio, e noi invece abbiamo fatto lo sforzo di rinnovare questi incentivi”.

Meloni ne ha approfittato anche per rivendicare una legge su cui il governo ha molto puntato: il divieto di produrre carne coltivata, che per la leader di Fratelli d’Italia serve come “difesa dei prodotti di eccellenza”. Secondo Meloni, si tratta di una norma che “è stata vituperata e derisa”, e che oggi invece “è presa a modello in diverse nazioni europee, e anche al di là dell’oceano”.

Dopo aver sottolineato i meriti del governo italiano, quindi, la presidente del Consiglio è passata a sostenere alcune delle ragioni della protesta degli agricoltori: “Molta della rabbia degli agricoltori arriva da una lettura ideologica della transizione ecologica”, ha detto, “che ha pensato di poter difendere l’ambiente combattendo gli agricoltori. Questa non è la mia visione”.

Al contrario, ha continuato: “Penso che gli agricoltori siano fondamentali, e debbano essere coinvolti nella transizione ecologica se vogliamo che funzioni. Perché sono persone attente alle dinamiche ambientali e attente a far sì che la natura si trovi nella migliore condizione possibile”.

Meloni ha risposto anche a una serie di domande su altri temi: ha detto che le dimissioni di Vittorio Sgarbi sono state “una scelta giusta”, e che le accoglierà al primo incontro utile. Rispetto all’accusa dell’ex sottosegretario, il quale ha chiesto che tutto il governo si sottoponga ai controlli dell’Antitrust, Meloni ha replicato: “Spero che Vittorio Sgarbi, dopo essere stato giudicato sulla base di dati oggettivi, non ci chiederà di giudicare altre persone senza avere questi dati oggettivi, perché sarebbe eccessivo”.

 

fonte: www.fanpage.it

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