Polizia, vincono il concorso ma in Puglia non c’è posto per restare. «Trasferiti cento ispettori»

La beffa per i sottufficiali trasferiti dopo la vittoria nel concorso da ispettore: un vuoto che minaccia la sicurezza in diverse aree della Puglia. L’allarme dei sindacati svela una situazione molto grave.

di Redazione

In Puglia, la gioia della vittoria si trasforma in amara delusione per cento sottufficiali di polizia che, dopo aver vinto il concorso da ispettore, si preparano a lasciare la regione. Il paradosso è che, nella stragrande maggioranza dei casi, non saranno sostituiti, creando un vuoto significativo nelle forze dell’ordine locali. Questa situazione non solo preoccupa i sindacati, ma solleva anche un allarme sulla sicurezza in una regione che già affronta sfide significative.

La Puglia, in particolare a Bari, si trova di fronte al rischio di una situazione ancora più delicata in termini di sicurezza. Settanta sottufficiali, pronti a partire dopo la vittoria nel concorso nazionale, lasceranno un vuoto che, nella maggior parte dei casi, non verrà colmato. Questa è una realtà preoccupante, considerando che il controllo del territorio è da tempo al centro delle preoccupazioni sia a livello prefettizio che politico, specialmente in seguito a situazioni di emergenza legate alla criminalità giovanile e alle spaccate.

Il concorso nazionale assegnava 1.141 posti da ispettore, ma in Puglia, nonostante 170 vincitori, ci sono solo 70 posti disponibili per quel grado in tutta la regione. Ciò significa che circa cento sottufficiali dovranno trasferirsi altrove, e in molti casi, ciò comporterà un serio impoverimento delle risorse nella lotta contro la criminalità. La beffa viene accentuata dall’ampliamento dei posti deciso dal dipartimento di Pubblica sicurezza, che ha portato a 2.721 idonei senza un aumento corrispondente dei posti disponibili.

La situazione è particolarmente critica a Bari, dove i trasferimenti coinvolgono reparti cruciali come la sezione di polizia scientifica della questura e il reparto volo. La partenza di sottufficiali specializzati in queste aree vitali potrebbe compromettere seriamente la capacità di risposta alle sfide criminali. I trasferimenti saranno operativi a breve, e l’allarme è stato lanciato dai sindacati, evidenziando una carenza di personale che si estende ben oltre la situazione specifica dei vincitori del concorso.

Il segretario provinciale di Bari del Sindacato autonomo di polizia (Sap), John Battista, sottolinea che la situazione è molto grave e che la regione è sotto organico di circa 200 unità. Questa carenza, secondo Battista, è il risultato di tagli sulla sicurezza effettuati negli ultimi 20 anni. Le prospettive future non sono incoraggianti, poiché la limitata capacità nelle assunzioni, causata dalla chiusura di scuole di formazione, rende difficile recuperare il terreno perduto.

Il quadro si fa ancor più allarmante quando si guardano i numeri delle questure in altre città pugliesi come Andria e Foggia. La mancanza di personale nelle questure rischia di compromettere seriamente la capacità di assicurare la sicurezza e la copertura delle volanti, mettendo a repentaglio la tranquillità delle comunità locali. In questo contesto, gli appelli e le promesse sembrano insufficienti a colmare il vuoto che si sta creando, mettendo in pericolo la sicurezza di cittadini e territorio.

 

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