Roma-Slavia Praga 2-0, Mourinho si gode la vetta solitaria nel girone

Bove sblocca subito la partita, poi Lukaku la mette in discesa siglando il raddoppio

di FILIPPO MONETTI

La Roma fa la sua parte e mette in discesa il discorso passaggio del turno. I giallorossi superano per 2-0 lo Slavia Praga e conquistano la vetta solitaria del Gruppo G di Europa League. Bove la sblocca dopo 43”, poi Lukaku mette il resto dell’incontro in discesa, siglando il raddoppio al 17′. Mourinho si gode dalla tribuna la sua squadra, mentre lo Slavia Praga, nonostante un secondo tempo molto orgoglioso, ha faticato molto a trovare le accelerazioni che avevano bucato per ben sei volte la difesa dello Sheriff Tiraspol.

Primo tempo

Mourinho conferma quasi completamente la formazione della vigilia, sorprese solo in attacco e sugli esterni. In panchina Spinazzola e Karsdorp, lo Special One si affida a Çelik a destra e Zalewski a sinistra, mentre Lukaku non è affiancato da Belotti, ma bensì dal match-winner di domenica Stephan El Shaarawy. In porta confermata la presenza di Svilar. Interessante anche notare come, rispetto al solito, le posizioni Bove e Aouar in mediana, al fianco di Cristante, siano invertite rispetto al solito: l’azzurro gioca come mezzala sinistra, mentre l’algerino va a destra. Tripsovsky invece si affida a Masopust come trequartista e non in mediana, con Dorley al fianco di Zafeiris, mentre in difesa va Vicek.

La partenza della Roma è perfetta. Dopo nemmeno un minuto, la pressione dei giallorossi permette ad El Shaarawy di strappare il pallone a Holes, il faraone poi lo serve a Bove, che dai venti metri prende la mira e calcia con il destro a giro. L’esecuzione del numero 52 è magnifica e premette ai padroni di casa di trovare il gol dopo appena 43” di gioco. Esplode di gioia l’Olimpico, padroni di casa avanti 1-0. Il gol a freddo sembra aver colpito la formazione ceca. La squadra di Mourinho gestisce perfettamente possesso e ritmo di gioco.

Prova a scrollarsi di dosso la rete subita lo Slavia, ma i capitolini sono molto presenti in ogni zona di campo. Pochi errori in fase di possesso e poche possibilità da parte dei vice-campioni della Repubblica Ceca di fare male attaccando a difesa schierata. Così la Roma, dopo un piccolo momento interlocutorio, prova ad accelerare nuovamente e riesce a fare male alla difesa avversaria. Ancora El Shaarawy protagonista: il faraone vince un rimpallo a centrocampo e trova il break nella trequarti avversaria. Arrivato al limite dell’area imbuca per il taglio di Romelu Lukaku, che buca perfettamente la difesa avversaria e calcia fortissimo sotto la traversa, superando Mandous. Raddoppio giallorosso quando la partita è arrivata al diciassettesimo minuto di gioco.

Il doppio vantaggio permette ai capitolini di amministrare ritmo di gioco e possesso di palla. La partita diventa un po’ più fisica nella zona mediana del campo e questo costringe Eskas ad estrarre i primi cartellini gialli della partita. Il primo ammonito è il romanista Bove, che atterra in scivolata Zafeiris; il secondo invece è il giocatore dello Slavia Praga, Masopust. Per il resto poco da segnalare nella fase mediana del primo tempo. I giallorossi gestiscono perfettamente la sfida e lo Slavia, nonostante la grinta, non riesce a trovare spazi. Al trentatreesimo una delle poche azioni pericolose degli ospiti: Dumitrescu porta avanti la sfera, poi la scarica per Darley. La conclusione è poco potente e non impensierisce Svilar, il quale blocca a terra.

Ci riprova al 39′ la squadra ospite, con un ottimo recupero nella metà campo della Roma, sfruttando l’errore di costruzione capitolino. Poi ci prova Van Buren dal limite dell’area calcia di destro. Tiro ben indirizzato, ma non abbastanza, Svilar si distende e devia in angolo la sfera. È l’ultima vera occasione del primo tempo, che termina dopo 3′ di recupero conservando il risultato di 2-0 in favore della Roma, grazie ai gol di Bove e Lukaku.

Secondo tempo

Si gioca un cambio nell’intervallo Tirpsovsky: non rientra in campo Masopust, al suo posto subentra Jurasek. Anche Foti opta per una sostituzione prima del fischio di inizio della ripresa: rimane negli spogliatoi Bove, che era stato ammonito nel primo tempo, al suo posto c’è Paredes. Partenza convinta da parte dello Slavia Praga, un paio di folate offensive pericolose in avvio di ripresa, ben gestite dalla difesa capitolina. Le avvisaglie non diventano così allarmi e la Roma torna a gestire, come ben fatto nel primo tempo, i ritmi della partita. A risentirne purtroppo è lo spettacolo, con la partita che resta tutto sommato bloccata, con le due squadre poco incisive negli ultimi metri di campo.

Il palleggio capitolino però cresce di qualità e intorno al sessantesimo costruisce tre chiarissime occasioni da gol per chiudere la partita. Due volte Lukaku: prima sul suggerimento di Çelik, che porta il belga a calciare con il sinistro, ma la sfera termina larga; poi è Aouar a ricevere in area e a servire a rimorchio con il tacco l’ex Inter, ma al momento del tiro viene anticipato da Ogbu. La Roma sente però l’odore del sangue e vuole chiudere. Aouar lancia Çelik in profondità, assist per il tiro del faraone dal limite dell’area di prima intenzione. Questa volta è la traversa a mettersi sulla strada del terzo gol capitolino. Poco fortunato il numero 92, che aveva dipinto un arcobaleno stupendo con la propria conclusione.

Lo spavento del terzo gol porta alla reazione istintiva dello Slavia Praga. N’Dicka perde il contrasto con Zafeiris che lancia il compagno Schranz in area di rigore. Il centravanti della squadra ceca arriva a tu per tu con Svilar, ma la conclusione è altissima sopra la traversa. Si dispera l’attaccante avversario, consapevole di aver fallito un’occasione d’oro. Tripsovski prova a cavalcare la reazione gettando nella mischia nuovi elementi, che possano dare continutià all’attacco ceco. Provod e Wallem per Schranz e Dumitrescu. Ammonizione per N’Dicka, poi altri cambi: due per la Roma e uno per lo Slavia Praga. Foti manda in campo Karsdorp e Belotti per Zalewski ed El Shaarawy. I cechi mandano in campo Chytill per Van Buren.

La pressione degli ospiti ora sembra essere sempre più efficace. La Roma fatica a contenere le folate offensive avversarie, ma in qualche modo riesce sempre ad evitare conclusioni pulite agli avversari. Ci prova Holes con la conclusione dalla lunga distanza, che filtra, attento Svilar a bloccare il pallone a terra. Altri cambi all’ottantatreesimo: Foti concede a Lukaku la standing ovation dell’Olimpico, al suo posto entra in campo Pagano, il quale va in mediana, mentre si sposta in avanti Aouar, a sostenere Belotti in avanti. Quattro minuti più tardi debutto in prima squadra per Luigi Cherubini, ala che subentra proprio al posto dell’esausto fantasista algerino.

Nei quattro minuti di recupero, Belotti prova a trovare il terzo gol giallorosso, ma il suo buon tentativo, viene respinto ottimamente dai guantoni di Mandous. È l’ultimo highlight della partita, con la Roma che festeggia vittoria e primato solitario nel Gruppo G di questa Europa League: lo Slavia Praga è battuto per 2-0 grazie ai gol di Bove e Lukaku.

 

Fonte: QUOTIDIANOSPORTIVO

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