San Marzano di San Giuseppe (TA): 60enne ucciso per errore dal figlio

Nel riquadro la vittima Antonio D'Angela (foto: Corriere.it)

Angelo D’Angela, di 27 anni, avrebbe diretto la pistola verso un’altra persona che stava discutendo con il genitore centrandolo per sbaglio

di Redazione

Nella vicenda dell’omicidio di Antonio D’Angela, il 60enne agricoltore e allevatore di cavalli, avvenuto la sera del 7 dicembre a San Marzano di San Giuseppe, si è verificato un colpo di scena rilevante. L’uomo è stato ucciso da un colpo di pistola alla coscia, causando un’emorragia inarrestabile. I Carabinieri hanno detenuto il figlio della vittima, Angelo D’Angela, 27 anni, sospettato di aver sparato accidentalmente mentre mirava a un’altra persona coinvolta in una discussione con il padre.

Il blitz dei Carabinieri di Manduria ha permesso di stabilire che il figlio ha erroneamente colpito il proprio genitore, causando un’abbondante perdita di sangue e la successiva morte all’ospedale “Giannuzzi” di Manduria, dove lo stesso figlio aveva trasportato d’urgenza il padre. L’indagine condotta dalla Compagnia di Manduria, sotto la direzione del capitano Alessandro Torto, è stata sostanzialmente conclusa il 8 dicembre dopo gli interrogatori delle persone presenti nel luogo dell’omicidio, presso il casale dove risiedono i D’Angela nella zona Principe.

Il figlio è attualmente detenuto e sospettato di omicidio, mentre il pubblico ministero Francesco Ciardo della Procura di Taranto è incaricato di richiedere la convalida del fermo e di determinare se l’accusa sarà di omicidio volontario o preterintenzionale. Angelo D’Angela è incarcerato insieme a un complice, Massimiliano Papari, 42 anni, anch’egli residente a San Marzano.

 

fonte: Agenzia Dire (www.dire.it)

 

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