Taiwan, i risultati delle elezioni 2024 in diretta | William Lai è il nuovo presidente: «Salveremo il Paese dalle minacce della Cina». Pechino: «Riunificazione inevitabile». Biden: «Non sosteniamo l’indipendenza»

I risultati delle elezioni a Taiwan per l’elezione del nuovo presidente, seguite da Usa e Cina: le reazioni e gli aggiornamenti in diretta

di  Guido Santevecchi, inviato a Taipei, e Marco Bruna

• Oggi Taiwan ha scelto il nuovo presidente.
• Il profilo dei tre candidati (e chi appoggia Pechino).
• L’esercito cinese «avverte»: «Schiacceremo i complotti indipendentisti».
• Gli iscritti nelle liste elettorali sono più di 19,5 milioni, su una popolazione di oltre 23 milioni.

Ore 18:35 – Cina: «La questione di Taiwan è un nostro affare interno. La posizione del governo è di opposizione all’indipendenza»

La questione di Taiwan è «un affare interno della Cina. Qualunque cambiamento avvenga a Taiwan, il fatto fondamentale è che esiste una `Unica Cina´ nel mondo e Taiwan ne fa parte. La situazione non cambierà». È quanto afferma in una nota un portavoce del ministero degli Esteri di Pechino in merito all’esito delle elezioni della «regione di Taiwan» aggiungendo che «la posizione del governo cinese è di sostenere il principio della Unica Cina» contro il separatismo e l’indipendenza di Taiwan”, le «due Cine» e «una Cina, una Taiwan». Il consenso prevalente della comunità internazionale «nel sostenere il principio della Unica Cina e l’adesione schiacciante e di lunga data a questo principio non cambieranno. Il principio della Unica Cina è il solido ancoraggio per la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan. Riteniamo che la comunità internazionale continuerà ad aderire al principio e a comprendere e sostenere la giusta causa del popolo cinese di opporsi alle attività separatiste dell’indipendenza di Taiwan e di lottare per raggiungere la riunificazione nazionale».

Ore 18:17 – Pechino: «Il principio “una sola Cina” garantisce la pace nello Stretto»

«La questione di Taiwan è un affare interno della Cina. Qualunque cambiamento avvenga a Taiwan, il fatto fondamentale che esiste una sola Cina nel mondo e che Taiwan è parte della Cina non cambia»: lo ha dichiarato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, commentando le elezioni tenute nell’isola. «Il principio di una sola Cina è il solido ancoraggio per la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan – ha aggiunto Hua nella nota pubblicata dall’emittente Cgtn – noi crediamo che la comunità internazionale continuerà a rispettare il principio di una sola Cina e a comprendere e a sostenere la giusta causa del popolo cinese di opporsi alle attività separatiste per “l’indipendenza di Taiwan” e di lottare per raggiungere la riunificazione nazionale».

Ore 17:07 – Blinken chiama Lai e si congratula: «Taiwan è una democrazia forte»

Antony Blinken ha chiamato il presidente eletto di Taiwan William Lai per congratularsi della vittoria. «Taiwan è una democrazia forte», ha detto il segretario di Stato americano.

«Ci congratuliamo con William per la sua vittoria alle elezioni presidenziali di Taiwan. E ci congratuliamo con il popolo di Taiwan per aver partecipato a elezioni libere ed eque e per aver dimostrato la forza del loro sistema democratico».

Ore 16:42 – Biden: «Gli Usa non sostengono l’indipendenza di Taiwan»

«Non sosteniamo l’indipendenza» di Taiwan. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando il risultato delle elezioni presidenziali dell’isola, vinte dal candidato autonomista Lai Ching-te. Prima dell’apertura dei seggi Washington aveva sottolineato che «sarebbe inaccettabile» ogni tipo di interferenza nel voto da parte di «qualunque» paese. Gli Usa sono il principale sostenitore internazionale, nonché fornitore di armi, di Taiwan nonostante la mancanza di legami diplomatici formali con l’isola.

Ore 16:24 – Cina: «Contrasteremo le attività separatiste»

La Cina si opporrà «con forza alle attività separatiste mirate all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere». È quanto afferma Chen Binhua, portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del governo cinese, in merito alle elezioni di Taiwan. «La nostra posizione nel risolvere la questione di Taiwan e realizzare la riunificazione nazionale rimane coerente e la nostra determinazione è ferma come la roccia – ha aggiunto Chen in una dichiarazione -. «Aderiremo al Consenso del 1992 che incarna il principio della `Unica Cina´ e continueremo a lavorare con partiti politici, gruppi e persone di vari settori di Taiwan».

Lo scopo, ha continuato Chen, è di «incrementare gli scambi e la cooperazione tra le due sponde dello Stretto, migliorare lo sviluppo integrato tra le due sponde e promuovere congiuntamente la cultura cinese e lo sviluppo pacifico delle relazioni bilaterali», ha concluso il portavoce nel primo commento ufficiale di Pechino sulle elezioni, ricordando la causa «della riunificazione nazionale». La Cina considera l’isola una provincia ribelle e parte «inalienabile» del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario. Il presidente Xi Jinping ha affermato più volte che la riunficazione è un pilastro delle strategie di «ringiovanimento» della nazione.

Ore 16:11 – La Cina avverte Taiwan dopo il voto: «La riunificazione è inevitabile»

La Cina ha reagito alla vittoria di Lai Ching-te in Taiwan ribadendo che la «riunificazione è inevitabile» nonostante il risultato delle elezioni che hanno premiato l’esponente dell’indipendentismo. Il voto, ha fatto sapere il portavoce dell’ufficio degli affari di Taiwan a Pechino tramite l’agenzia Xinhua, «non ostacolerà l’inevitabile riunificazione con la Cina» e ha aggiunto che Pechino si oppone alle «attività separatiste».

Ore 16:06 – Taiwan, Lai vince le elezioni ma il Dpp perde la maggioranza in Parlamento

William Lai vince le presidenziali, ma il suo Partito democratico progressista perde la maggioranza assoluta allo Yuan legislativo, il parlamento dell’isola. Nel 2016, il Dpp aveva ben 68 seggi sui 113 complessivi dell’assemblea, scesi a 61 nella tornata elettorale 2020: adesso, in base ai conti preliminari, ne ha di sicuri finora 34 (contro i 32 in carico ai nazionalisti del Kmt). A conteggio ultimato, è possibile che Dpp e Kmt si trovino grosso modo alla pari, sopra quota 40, lasciando al Tpp – la terza forza politica – una decina di seggi con una sorta di potere di veto su ogni provvedimento. «Gli sforzi del partito non sono stati sufficienti – ha detto Lai, incontrando i media -. Le elezioni ci hanno detto che la gente si aspetta un governo efficace e controlli ed equilibri forti. Comprendiamo e rispettiamo pienamente queste opinioni». Lo spirito della nuova legislatura, quindi, significa che «Taiwan deve costruire un ambiente politico di comunicazione e cooperazione», ha notato Lai, assicurando che studierà attentamente le politiche proposte dagli altri partiti, impegnandosi a portare nel suo governo anche talenti provenienti da contesti politici diversi.

Ore 15:07 – La presidente uscente di Taiwan, Tsai Ing-wen: «Abbiamo mostrato valore nostra democrazia»

«Abbiamo dimostrato al mondo che sfide e pressioni non potranno schiacciare la nostra determinazione a mantenere la democrazia e il nostro amore per Taiwan e per la libertà»: così la presidente uscente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha commentato la vittoria alle elezioni presidenziali del suo vicepresidente Lai Ching-te nel discorso tenuto davanti ai sostenitori del Partito democratico progressista (Dpp).

Ore 14:47 – Che cosa succede ora a Taiwan? Xi medita la risposta. Maggio ad alto rischio di azioni militari

(Guido Santevecchi) Che cosa può fare ora Pechino? Nei giorni prima del voto, a modo suo, aveva fatto campagna elettorale anche la Cina, ammonendo brutalmente i taiwanesi a «fare la scelta giusta», perché l’alternativa «è tra pace e guerra». La bestia nera di Xi Jinping era proprio William Lai Chi-teng del Dpp (Partito democratico progressista), diventato questo sabato 13 gennaio presidente dopo essere stato vice della signora Tsai. Secondo Pechino, William Lai è «un indipendentista distruttore della pace»: significa che esauriti i metodi pacifici di persuasione alla resa, Xi potrebbe usare il suo Esercito di liberazione popolare per la «riunificazione».

Qui gli scenari del dopo voto.

Ore 14:40 – Chi è il nuovo presidente di Taiwan, William Lai: l’orfano di un minatore che dice no a Pechino e sa piangere in pubblico

(Guido Santevecchi) Di lui dicono che è un uomo di sentimento, che a 64 anni, nonostante la durezza richiesta a un leader, sa ancora commuoversi e piangere. Un fatto non comune in politica e nella consuetudine orientale. William Lai Ching-te ha conosciuto il grande dolore da bambino, quando il padre minatore morì nel crollo di una galleria. Erano gli Anni 60 e Taiwan non era ancora padrona di un’industria tecnologica che fornisce al mondo il 90% dei semiconduttori ad altissima tecnologia. La madre, che viveva in un sobborgo operaio di Taipei dove ancora c’erano i pozzi minerari, dovette crescere Ching-te e altri cinque fratelli da sola.

Qui il profilo completo del nuovo presidente di Taiwan.

Ore 14:26 – Ue: «Bene il voto a Taiwan ma preoccupano le tensioni»

«L’Unione Europea accoglie con favore le elezioni tenutesi a Taiwan e si congratula con tutti gli elettori che hanno partecipato a questo esercizio democratico. I nostri rispettivi sistemi di governo si fondano su un impegno comune nei confronti della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani».

È quanto si legge in una nota del portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell, nella quale l’Ue sottolinea che «la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan sono fondamentali per la sicurezza e la prosperità regionale e globale» e che «rimane preoccupata per le crescenti tensioni, opponendosi a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo».

Ore 14:03 – Lai: «Determinato a salvare il Paese dalla minacce della Cina»

Il neo eletto presidente di Taiwan William Lai, del Partito democratico progressista (Dpp), ha detto durante il suo discorso della vittoria di essere «determinato a salvaguardare Taiwan dalle continue minacce e intimidazioni della Cina» e di voler mantenere lo status quo tra le due sponde dello Stretto. «Mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan è una responsabilità importante», ha aggiunto, promettendo che «userà il dialogo per sostituire il confronto» nei suoi scambi con la Cina. Lo riporta la Bbc.

 

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