«Troppo grande per essere smaltito». Il capodoglio spiaggiato a Leporano è stato sepolto in fondo al mare

Impossibile da smaltire «a secco», il capodoglio trovato spiaggiato lo scorso 27 dicembre sulla scogliera della Baia d’Argento a Leporano, sulla litoranea tarantina, è stato «sepolto con un affondamento controllato». Ne dà notizia la pagina Fb di Jonian Dolphin Conservation, l’associazione tarantina di ricerca marina. Il problema è legato alle dimensioni dell’animale e alla difficoltà logistica derivate dalla complessità della costa rocciosa, che hanno reso impossibile il suo spostamento a terra. Di conseguenza gli enti coinvolti (capitaneria di Porto di Taranto, Asl Taranto, Izspb, Comune di Leporano, Uniba e Cert) hanno preferito l’affondamento controllato.

Inabissato con 2,5 tonnellate di zavorra

Il capodoglio è stato avvolto con una rete per minimizzare la dispersione di materiale organico e, grazie all’intervento del Multicat Kinetic di Ecotaras, è stato inabissato utilizzando una zavorra da 2,5 tonnellate. L’evento è di grandissima rilevanza scientifica e sarà fondamentale il monitoraggio periodico per comprendere il processo di decomposizione del cetaceo. Jonian Dolphin Conservation fornisce una serie di informazioni e dettagli che descrivono le caratteristiche fisiche, l’analisi e il lavoro fatte sul capodoglio. L’animale, lungo circa dodici metri, era una femmina adulta, sicuramente matura considerata la presenza di latte nelle mammelle. La lacerazione riscontrata sulla sua carcassa, con contorni netti e lineari, fa pensare all’impatto mortale con un’elica di grosse dimensioni. Viene esclusa la morte a causa di un’infezione dato il buono stato di nutrizione dell’animale.