Un consiglio comunale in affanno. Barletta con qualche grattacapo

di ROCIOLA Savio

Se il bello della politica è anche questo, siamo proprio a cavallo… Attualità, ordini del giorno e problemi, un connubio quasi indispensabile durante i pomeriggi dei Consigli Comunali barlettani, diventati quasi un bel programma da vedere al posto delle trasmissioni televisive pomeridiane, unica differenza data dal fatto che possono essere un bel trampolino di lancio per una corretta informazione su ciò che accade realmente al di là dei post sui social network.

6 settembre, un consiglio comunale all’insegna del “a breve”, del “poi”, del “ferie”, o del “Ci pensiamo domani” come dice Angelina Mango nella sua hit estiva. Alla ricerca della maggioranza perduta si potrebbe dire, quasi in affanno(?!), data l’assenza, durante la discussione sui debiti fuori bilancio, dell’intero gruppo di Fratelli d’Italia, mentre sono risultati assenti giustificati Vito Tupputi, Patrizia Mele (Lista Cannito Sindaco), Raffaella Piccolo e Antonio Comitangelo (giunto in aula con ritardo) di Forza Italia. Cosa sta accadendo? “La maggioranza non c’è più, il sindaco sia consequenziale” l’urlo giunto post seduta dalle file del PD.

Tra le file delle note positive si possono segnalare gli ordini  del giorno riguardanti il raddoppio della tratta ferroviaria tra Andria e Barletta (progetto definitivo ai soli fini urbanistici ed adozione della variante urbanistica) e la riunione del Consiglio Comunale su Bar.S.A., dove in maniera precisa e puntuale il presidente del CDA di Bar.S.A., Dott. Alfonso Mangione, ha risposto alle richieste di chiarimento in merito a tariffazione puntuale, strategia rifiuti zero, nuova sede della municipalizzata, affidamento incarichi esterni, composizione CDA, assenza piano triennale dei fabbisogni 2023-2025, mancanza di personale, trasparenza dell’ente.

D’altro canto, le canzoni più tristi sono state cantate dagli otto debiti fuori bilancio non approvati data la mancanza del quorum, e dalle tante domande di attualità, senza chiarezza nelle risposte, che vanno ad aggiungersi a un “potage” di gestione della città di Barletta che non sta allo scrittore descrivere.

Cosa offriva il piatto “attualità del giorno”? Le tariffe TARI 2023; la controversa questione degli “alberi cementati”; le delucidazioni in merito alla nascita e funzione della pagina Facebook “Barlettalike”; il degrado e abbandono del Parco dell’Umanità e del terreno adiacente; dello stato dei lavori riguardanti i plessi scolastici e le strutture sportive; la sporcizia nei pressi del lungomare Pietro Mennea; il malfunzionamento dell’ ascensore del sottopasso tra Via Milano e Via Fracanzano e il ritardo nell’inizio dei lavori di realizzazione di un’area dedicata allo skating e al basket da aprire al posto di un immobile confiscato alla criminalità organizzata (finanziati dal PNRR per un ammontare di 1.130.000euro). Un piatto gustoso con un servizio migliorabile e un conto salato, come direbbero in alcuni programmi televisivi…

Il sunto? Tante domande quelle poste, che vanno a correlare un resoconto abbastanza triste di un bollettino dell’ultimo consiglio comunale alquanto insoddisfacente. La cittadinanza inerme da spettatrice non pagante, “non smette di sperare” guardando uno spettacolo gratuito, che pone quesiti con risposte inadeguate, o forse come diceva Voltaire “Bisogna essere dei grandi ignoranti per rispondere a tutto quello che ci viene chiesto”, anche se oltre alle risposte servono certezze. 

Savio Rociola

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