Netta riconferma per il candidato del centrodestra alla guida della Regione. Incolmabile il distacco per Tridico, lo sfidante del campo largo. Affluenza definitiva al 43,1%
di Rosario Stanizzi
AGI – “Dedico questa vittoria ai calabresi. Ora pacifichiamo la regione”. Roberto Occhiuto si riconferma presidente della Calabria. Primo governatore uscente a centrare il bis nella storia politica della Regione. La netta vittoria del candidato del centrodestra ed esponente di Forza Italia, si profila già con i primi exit poll e prende corpo con le proiezioni e prende il largo con i dati reali, con uno scarto di oltre 18 punti percentuali.
Incolmabile il distacco per Pasquale Tridico. Tanto che lo sfidante del campo largo, appena due ore dopo la chiusura dei seggi, chiama l’avversario ammettendo la sconfitta. Svetta Forza Italia che dalle prime rilevazioni è il primo partito della Calabria.
L’affluenza definitiva si attesta al 43,1%, in calo di un punto percentuale rispetto alle consultazioni del 2021.
Esulta il centrodestra
Esultano i big dei partiti della maggioranza. Prima fra tutti la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto Presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buongoverno che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini”, scrive su X la presidente del Consiglio.
Roberto Occhiuto
A Gizzeria, sulla costa tirrenica catanzarese, quartier generale di Occhiuto, qualche ora dopo lo spoglio è arrivato il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani (Occhiuto è uno dei suoi vice) che abbraccia il governatore e dedica il successo a Silvio Berlusconi e a Jole Santelli.
“Una grande vittoria”, il commento di Matteo Salvini, leader della Lega.
Una vittoria che per Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra, appare chiara già con i primi exit-poll, che lo danno al 57,5%; Pasquale Tridico, candidato del centrosinistra, al 41%; Francesco Toscano, candidato di Democrazia Sovrana Popolare, all’1,5%. Questi i dati della prima proiezione, con un campione del 7%, del Consorzio Opinio Italia per Rai sulle elezioni regionali in Calabria. Dati che restituiscono lo scenario di una netta vittoria del presidente uscente. E che confermano la tendenza con le proiezioni: Occhiuto dato tra il 58,5% e il 62,5%, mentre Tridico si ferma tra il 36% e il 42%. Tutti dati confermati dallo spoglio, destinato a concludersi nella notte.
Occhiuto trionfa in Calabria
Occhiuto, “Ora pacifichiamo la regione”
“Ringrazio Tridico, mi ha chiamato, mi ha fatto i compimenti, mi ha augurato buon lavoro, gli ho chiesto di collaborare in qualsiasi ruolo lo ritenga opportuno. Gli ho detto anche che sarebbe utile che pacificassimo questa regione dopo una campagna elettorale con fake news e toni che ci hanno fatto a volte soffrire molto”. Lo dice Roberto Occhiuto commentando dal suo quartier generale di Gizzeria (Catanzaro) dopo la riconferma alla guida della regione. “Dall’altra parte si sono presentati con il padre del reddito di cittadinanza che ha proposto un reddito di dignità che non si poteva fare, ha proposto l’assunzione di 7mila forestali, l’abolizione del bollo auto, insomma hanno fatto vedere una Calabria che non esiste più. Invece c’è una Calabria che si sta affrancando dall’assistenzialismo, una Calabria che evidentemente ha apprezzato il nostro modo di fare campagna elettorale: è la prima volta che un presidente uscente venga riconfermato e che venga eletto un presidente con queste percentuali. Eppure abbiamo fatto una campagna elettorale onesta, dicendo che in quattro anni non abbiamo potuto avere la bacchetta magica ma abbiamo fatto molto di più che nei decenni precedenti. C’è ancora molto lavoro da fare e lo faremo nei prossimi 5 anni, ma mi inorgoglisce che i calabresi abbiamo apprezzato qualità del nostro impegno”.
Tridico “una battaglia breve ma intensa”
Pasquale Tridico, europarlamentare del Movimento 5 stelle e già presidente dell’Inps, padre del reddito di cittadinanza, da Cosenza, senza nascondere la commozione “per una esperienza entusiasmante”, parla di “una battaglia breve ma intensa” e conferma il suo impegno per il futuro della Calabria. “La politica deve dare risposte – aggiunge – e questo vuol dire che deve poter fare le cose. E non bisogna avere paura, soprattutto a sinistra, in campo progressista, di fare proposte, anche di fare proposte radicali che coinvolgono ad esempio l’intervento pubblico nell’economia”.
Ai giornalisti aggiunge: “Questa regione ha un’economia molto povera e lo dico con grande amarezza e con grande sincerità, purtroppo. Il mercato da solo in Calabria non ce la fa” e non si possono aspettare “accordi, anche personalistici che possono avvenire tra figure di vertice della regione e le aziende, perché questi – ha insistito – possono valere fino a un certo punto: ci vuole una strategia di politica industriale”. Parlando della situazione incontrata nel corso di una campagna elettorale che l’ha portato in circa 120 paesi della regione, abbiamo ascoltato – ha detto Tridico “un grido vero e proprio di dolore”, che parte soprattutto dalle zone interne dove “mancano trasporti, c’è scarsa mobilita e lo spopolamento contribuisce ovviamente anche al risultato negativo dell’affluenza”.
La lunga attesa per gli eletti al Consiglio regionale
Intanto, si profila una lunga attesa per avere i dati dei 30 eletti al Consiglio regionale della Calabria. Se per la carica di presidente della Giunta i giochi sono fatti, per la composizione del “parlamentino” calabrese gli addetti ai lavori ritengono che se ne parlerà in tarda serata o addirittura in piena notte, anche in considerazione del fatto che comunque lo scrutinio dei voti per i candidati consiglieri partirà solo dopo la conclusione dello scrutinio per i candidati presidente.
Dei 30 consiglieri regionali da eleggere, 24 saranno eletti sulla base di liste provinciali concorrenti: nel dettaglio 9 seggi alla circoscrizione Nord, 8 a quella Centro e 7 a quella Sud. I restanti sei seggi da assegnare saranno invece assegnati con il premio di maggioranza.
Affluenza definitiva al 43,1%
Alla chiusura dei seggi, alle ore 15, l’affluenza definitiva per le elezioni regionali in Calabria si è attestata al 43,14%. Il dato, sul sito Eligendo del Ministero dell’Interno, si riferisce a tutte le 2.406 sezioni delle tre circoscrizioni elettorali. Rispetto alla precedente tornata elettorale, quattro anni fa, il dato e’ in calo di poco più di un punto percentuale: nel 2021 aveva votato infatti il 44,36%.
La provincia in cui si è votato di più’ e’ quella di Catanzaro, quella in cui si è votato di meno Vibo Valentia. In merito al dato sull’affluenza (intorno al 44% da quattro tornate elettorali regionali consecutive), da più parti si ribadisce che nel numero complessivo degli aventi diritto al voto (circa 1,9 milioni) rientrano anche i cittadini calabresi iscritti nel registro Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e quelli domiciliati in altre regioni per motivi di lavoro, studio o altro.
Si tratta di oltre 400 mila persone (all’estero) e circa 200 mila (in altre regioni) che per votare dovrebbero recarsi nel proprio comune di residenza, poiché la legge elettorale regionale non consente il voto in un comune diverso.
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