Andava a caccia di ghiri sull’Aspromonte: arrestato dai Carabinieri

Catturato in flagrante mentre tentava di procacciarsi esemplari protetti, L’uomo aveva posizionato trappole nel Parco Nazionale

di Redazione

Un uomo di 54 anni, già noto alle autorità, è stato arrestato dai carabinieri del gruppo forestale nell’ambito del Parco Nazionale dell’Aspromonte mentre era impegnato in attività di caccia illegale di ghiri, specie protetta. L’uomo è stato colto in flagrante mentre tentava di catturare uno di questi esemplari, e l’intervento tempestivo dei carabinieri ha impedito il proseguimento dell’attività illecita.

Trappole individuate e sequestrate: preservare la fauna selvatica dell’Aspromonte

Durante i controlli successivi all’arresto, i carabinieri hanno individuato e sequestrato dodici trappole che erano state posizionate tra gli alberi di leccio, noti per essere ricchi di ghiande, uno dei cibi preferiti dai ghiri. La carne di ghiro, particolarmente apprezzata nelle comunità aspromontane, è oggetto di commercio, raggiungendo prezzi che si avvicinano ai cento euro per ogni esemplare, che mediamente pesa intorno ai 120 grammi.

La caccia di ghiri è un’attività vietata, in quanto questa specie è protetta per preservarne l’equilibrio ecologico e garantirne la sopravvivenza. L’arresto del cacciatore illegale dimostra l’impegno delle autorità nella tutela della fauna selvatica e nel contrasto alle attività che mettono a rischio la biodiversità dell’Aspromonte.

 

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